Una delle mete turistiche che rischia di essere maggiormente danneggiata dall’emergenza Covid-19 è la Grecia. L’aumento dei contagi, legati soprattutto alla variante Delta, ha portato le autorità greche a introdurre nuove restrizioni sull’isola di Mykonos. Oltre al coprifuoco, tra l’una e le sei del mattino, le autorità hanno imposto anche il divieto di mettere musica nei locali. Le nuove misure resteranno in vigore almeno fino al 26 luglio.
L’aumento dei contagi in Grecia
Per comprendere meglio com’è cambiata la situazione in Grecia, può essere utile considerare che fino a tre settimane fa le nuove infezioni a livello nazionale erano meno di 400, mentre ieri, lunedì 19 luglio, si sono registrati 1.834 casi. I numeri sono stati ancora più alti durante il weekend appena trascorso, quando si è arrivati a sfiorare il picco dei tremila contagi. A Mykonos, Corfù e Ios si sono verificati dei cluster in cui sono stati coinvolti anche dei turisti italiani. Le feste clandestine hanno giocato un ruolo di primo piano nell’aumento dei casi, tanto da spingere Nikos Hardalias, il viceministro alla Protezione civile, a ricordare che gli organizzatori di festini privati con più di venti persone rischiano multe fino a 200mila euro. A Ios ha fatto scalpore il caso dei 15 studenti italiani rimasti bloccati sull’isola a causa della positività di alcuni di loro al Covid-19.
L’allerta della Farnesina
L’Unità di crisi della Farnesina a inviare una lettera a una società che ha organizzato un viaggio in Grecia per 400 ragazzi italiani. “Qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio sanitario. In molte isole greche, inclusa Corfù, la presenza di stranieri risultati positivi è significativa e sta comportando rallentamenti e difficoltà alle autorità sanitare locali nel reperire alloggi adeguati nei Covid-hotel”, si legge nella missiva. La Farnesina ha invitato gli organizzatori a informare “anche i familiari dei ragazzi” dei rischi e “dei possibili costi aggiuntivi” legati a questi viaggi.