Covid: disordini e proteste in Europa contro le nuove restrizioni

Nuove ondate di disordini si sono scatenate nei giorni scorsi in diversi Paesi europei per protestare contro le ultime restrizioni anti Covid, sorte per contrastare l’aumento dei contagi.
Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza, in Austria, Croazia e Olanda, mentre la rabbia cresce tra gli esponenti no vax.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) si è detta “molto preoccupata” per l’aumento dei casi di coronavirus nel continente. Il suo direttore regionale, il dottor Hans Kluge, ha dichiarato che, a meno che le misure non vengano inasprite in tutta Europa, si potrebbero registrare mezzo milione di morti in più entro la prossima primavera.

Le proteste in Olanda

Nei Paesi Bassi, sabato è scoppiata una seconda notte di rivolte in diverse città.

I rivoltosi hanno dato fuoco alle biciclette per le strade dell’Aia, mentre la polizia antisommossa ha usato cavalli, cani e manganelli per scacciare la folla. I funzionari hanno annunciato un ordine di emergenza in città e almeno sette persone sono state arrestate.

Altrove nel Paese, due partite di calcio sono state interrotte brevemente dopo che i tifosi hanno fatto irruzione nel campo. I tifosi sono attualmente banditi dagli stadi a causa delle nuove regole sul coronavirus.

I disordini seguono una notte di rivolte a Rotterdam condannata dal sindaco della città come “un’orgia di violenza“. La polizia ha sparato colpi di avvertimento e colpi diretti “perché la situazione era pericolosa per la vita”, ha detto un portavoce della polizia.

I Paesi Bassi hanno imposto un blocco parziale di tre settimane sabato scorso dopo aver registrato un picco record di casi di Covid. Bar e ristoranti devono chiudere alle 20:00 e la folla è vietata agli eventi sportivi.

Dimostrazioni e disordini in Austria contro le restrizioni Covid

Decine di migliaia di persone hanno protestato nella capitale austriaca Vienna. Le rivolte hanno fatto seguito alla decisione del governo di imporre un nuovo lockdown nazionale. Il governo austriaco prevede inoltre di rendere obbligatori i vaccini nel febbraio 2022. È il primo Paese europeo a rendere la vaccinazione un requisito legale.

Brandendo bandiere nazionali e striscioni con la scritta “Libertà”, i manifestanti hanno gridato “Resistenza!” e fischiato la polizia.

L’Austria entrerà lunedì in un lockdown nazionale di 20 giorni. Tutti i negozi, tranne quelli essenziali verranno chiusi, costringendo tutti i lavoratori allo smartwork.

Migliaia di manifestanti no vax in Italia e Croazia

In Croazia, migliaia di manifestanti hanno marciato nella capitale Zagabria per manifestare la loro rabbia contro le vaccinazioni obbligatorie per i lavoratori del settore pubblico. Nel frattempo in Italia alcune migliaia di manifestanti si sono radunati al Circo Massimo a Roma per opporsi al Green pass.

Attimi di tensione si sono verificati ieri in centro a Milano, tra piazza Fontana e piazza del Duomo, dove improvvisamente un paio di centinaia di manifestanti no Green pass si sono palesati scorrendo verso piazza del Duomo, bloccati in extremis, all’altezza dell’Arengario, dalle forze dell’ordine.

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