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“Corsi d’amore” per studenti single, così la Cina cerca di contrastare il calo demografico

La Cina ha lanciato una campagna nazionale per incentivare i giovani a sposarsi e avere figli. Tra le misure più discusse c’è l’introduzione di “corsi d’amore” nelle università

Il governo cinese ha deciso di adottare nuove misure per contrastare un fenomeno che sta mettendo a rischio la sostenibilità economica e sociale del Paese: il calo demografico. Tra le iniziative più singolari spiccano i cosiddetti “corsi d’amore”, pensati per studenti universitari single, con l’obiettivo di incoraggiare relazioni sentimentali stabili.

Dalla politica del figlio unico ai corsi d’amore

Negli anni ’70, sotto la leadership di Deng Xiaoping, la Cina ha introdotto la politica del figlio unico, una misura drastica per controllare la crescita della popolazione in un Paese che aveva già superato il miliardo di abitanti. La legge, formalizzata nel 2002, limitava le famiglie urbane ad avere un solo figlio, con eccezioni per le comunità rurali e alcune minoranze etniche. Queste restrizioni, pur essendo state efficaci nel contenere l’esplosione demografica, hanno avuto effetti collaterali significativi, tra cui l’invecchiamento della popolazione e un drastico squilibrio di genere.

Famiglia | pexels @Kevin Malik – Newsby.it

Nel 2015, la Cina ha abbandonato la politica del figlio unico, consentendo alle coppie di avere fino a due figli, e nel 2021 ha ulteriormente allentato le restrizioni, permettendo fino a tre figli per famiglia. Tuttavia, queste riforme non hanno prodotto i risultati sperati. Il tasso di fertilità continua a essere ben al di sotto del livello di sostituzione di 2,1 figli per donna, mentre la popolazione ha iniziato a diminuire per la prima volta in oltre sei decenni.

Promuovere l’amore

Il governo cinese ha lanciato una campagna nazionale per incentivare i giovani a sposarsi e avere figli. Tra le misure più discusse c’è l’introduzione di “corsi d’amore” nelle università. Questi corsi mirano a fornire agli studenti una “conoscenza sistematica del matrimonio”, insegnando loro come costruire relazioni romantiche durature e affrontare le sfide della vita coniugale. L’idea è che, creando una maggiore consapevolezza sull’importanza del matrimonio e della famiglia, si possa stimolare un aumento delle nascite.

Secondo il “Financial Times”, queste iniziative si inseriscono in un quadro più ampio che include chiamate da parte di funzionari locali alle donne sposate, per indagare sulle loro intenzioni riguardo alla maternità. In alcuni casi, alle coppie vengono offerti sussidi significativi – fino a 14.000 dollari – per incentivare la nascita di un secondo figlio.

Il Consiglio di Stato cinese sta elaborando un piano per costruire una “società favorevole alle nascite”, che si inserisce in un pacchetto più ampio di stimoli economici. L’obiettivo è quello di creare condizioni sociali ed economiche che incoraggino i giovani a mettere su famiglia. Tuttavia, i dettagli di questo piano sono ancora in fase di definizione. Media statali come il “People’s Daily” e il “Life Times” stanno diffondendo ricerche che sottolineano i benefici del parto per la salute delle donne, arrivando a sostenere che possa prevenire alcune malattie. Questi messaggi sembrano mirati a contrastare una percezione sempre più diffusa tra le giovani donne cinesi: quella che la maternà rappresenti un ostacolo insormontabile per la carriera e il benessere personale.

Gli ostacoli economici e culturali

Nonostante gli sforzi del governo, molti esperti rimangono scettici sull’efficacia di queste misure. Il rallentamento dell’economia cinese, l’aumento della disoccupazione e il costo sempre più elevato della vita sono fattori che scoraggiano i giovani dal formare una famiglia. Inoltre, il sistema lavorativo penalizza spesso le donne che scelgono di avere figli, rendendo la maternà un rischio per la carriera.

Wang Feng, esperto di demografia presso l’Università della California, ha evidenziato come le autorità stiano utilizzando approcci simili a quelli adottati durante l’era della politica del figlio unico, basati su un controllo amministrativo piuttosto che su incentivi realmente attrattivi. Tuttavia, convincere le coppie a fare più figli richiede un cambiamento culturale profondo, non solo una serie di misure governative.

Oltre a incentivare le nascite, la Cina dovrà probabilmente lavorare su una riforma del mercato del lavoro, creare condizioni migliori per la parità di genere e garantire che la genitorialità non rappresenti un ostacolo alla crescita personale e professionale.

Giuliana Presti

Laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l'Università di Parma. Scrivo di cinema, cultura e attualità e amo la fotografia e la buona musica.

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