Fino al 15 giugno, in Germania, rimarrà in vigore la “Reisewarnung”, il provvedimento che impone l’obbligo di non viaggiare. La proposta, formulata dal ministro degli Esteri, Heiko Maas, per fare fronte alla pandemia da coronavirus, è stata approvata dal consiglio dei Ministri, che ha deciso di estendere lo stop almeno fino alla metà di giugno.
“Non siamo ancora arrivati al punto di raccomandare viaggi senza preoccupazione”, ha spiegato Maas. Il divieto non si applicherà ai pendolari, costretti a ‘sconfinare’ per motivi lavorativi, o a chi è spinto da necessità e/o urgenze. Nessun problema, invece, per quei turisti che hanno già provveduto a prenotare le vacanze: queste, infatti, saranno rimborsate. Il principio dietro alla norma, insomma, è chiaro: nessuno può spostarsi per futili motivi, con il rischio di mettere a repentaglio la propria salute e quella degli altri.
Bar affollati, spiagge e rifugi di montagna pieni quest’anno saranno dunque solo un felice ricordo. “La pandemia è ben lontana dall’essere finita”, ha avvisato Jens Spahn, ministro della Sanità tedesca. Nella stessa direzione vanno anche altre decisioni importanti in merito all’epidemia, che riguardo le precauzioni da mantenere. E’ del ministro dell’Interno, Horst Seehofer, l’annuncio dell’imminente proposta di non riaprire le frontiere almeno fino al 15 Maggio, pur lasciandole aperte alle merci. Sarà permesso ai non residenti in Germania di entrare comunque in terra tedesca, ma solo a fronte di “ragioni importanti”, come per esempio quella di dover raggiungere il proprio paese attraversando la Germania stessa.
Due provvedimenti importanti sono stati inoltre approvati in favore delle categorie che più hanno sofferto a causa dell’epidemia. Il primo, proposto dal ministro del Lavoro, Hubertus Heil, consiste in un incremento del salario per i lavoratori in orario ridotto, con un picco massimo dell’87% sullo stipendio pieno. Il secondo, invece, in un bonus, con un tetto di 1000 euro, proposto dal ministro della Salute, disponibile per personale sanitario e infermieri. Spahn stesso ha asserito che la strada da percorrere è quella di una maggiore prevenzione, andando ad allestire la produzione, per il 2021, di 4,5 milioni di vaccini per l’influenza di stagione, in modo da ridurre la quantità di ammalati futuri che poi andrebbero a gravare sul sistema sanitario, già messo in difficoltà dal Coronavirus.
Il governo stesso aumenterà a breve la quantità di tamponi (che, come rivela l’Istituto Koch, hanno superato quota 800 mila già verso fine Aprile), al fine di permettere un miglior screening della popolazione, dato che la sanità tedesca terrà conto anche dei tamponi negativi, oltre che del computo fra positivi, guariti e deceduti.
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