Il 12 ottobre è il giorno in cui nel 1492 avvenne lo sbarco in America di Cristoforo Colombo e in cui da allora si festeggia la scoperta del Nuovo Mondo da parte degli europei. Ma la data è cara anche per gli stessi statunitensi, che celebrano il Columbus Day come festa nazionale dal 1937. Da qualche anno, però, c’è qualche problema in più. E il desiderio di molti Stati americani di celebrare invece l’Indigenous People’s Day (sempre il 12 ottobre) ha generato qualche problema al presidente Joe Biden.
Perché ora negli Stati Uniti Cristoforo Colombo divide
La questione, certo non nuova, è esplosa nel 2020 in seguito alla tragica morte di George Floyd e alla diffusione del movimento Black Lives Matter. La figura di Cristoforo Colombo è stata infatti associata al colonialismo, facilitato proprio dalle esplorazioni del navigatore genovese. Così non solo il Columbus Day è stato abolito in numerose città, ma al suo posto si celebra la dignità delle popolazioni native con l’Indigenous People’s Day.
In California, Oregon, ma anche uno Stato tradizionalmente conservatore come la Louisiana, le celebrazioni del Columbus Day sono state cancellate. E tra le città che ora preferiscono l’Indigenous People’s Day spiccano Seattle, San Francisco e Los Angeles. Il tutto mentre in tutti gli Usa si è già proceduto a rimuovere ben 33 statue di Cristoforo Colombo. E lo stesso sta avvenendo nel resto del continente americano.
Un nuovo Columbus Day? Il messaggio di Joe Biden
Nel frattempo Joe Biden ha firmato un documento nel quale ha provato a far tornare il Columbus Day una festa per tutti negli Stati Uniti. “Facciamo sì che oggi rappresenti un giorno di riflessione. A proposito dello spirito americano di esplorazione, del coraggio e il contributo degli italo-americani generazione dopo generazione. A proposito della dignità e della capacità di reazione delle tribù dei nativi e delle comunità indigene. Perché dobbiamo ancora compiere un grande lavoro per esaudire la promessa di una Nazione per tutti“, è stato il suo messaggio.
Un tentativo, insomma, di conciliare due mondi che negli States convivono tra mille difficoltà da sempre. Ma che oggi, come non accadeva da decenni, sono nuovamente in aperto conflitto. “Molti esploratori europei hanno inflitto a tribù e comunità indigene una dolorosa storia di atrocità. E oggi vogliamo riconoscere i sacrifici dei nativi americani per la storia di questo Paese“, ha aggiunto Biden. Per cercare di dare una nuova luce al Columbus Day, senza farlo però precipitare nell’oblio.