Colorado, strage al supermercato: nuova sparatoria shock negli Usa

Nuova tragedia negli Stati Uniti, anche se è purtroppo più corretto parlare di strage. Un supermercato della cittadina di Boulder, in Colorado, è stato infatti funestato da una sparatoria nel corso della quale dieci persone sono rimaste uccise. Tra loro anche un agente di polizia, Eric Talley, primo esponente delle forze dell’ordine ad arrivare sul posto. E inevitabilmente questa nuova sciagura riapre il dibattito sul possesso delle armi negli States.

La tragedia di Boulder, in Colorado

L’Ansa ha raccolto le ricostruzioni della stampa e delle forze dell’ordine locali. Il presunto killer è stato fermato e assicurato alla custodia delle forze dell’ordine. La polizia di Boulder ha parlato di una “tragedia” e di un “incubo” nel descrivere l’accaduto. Il capo della polizia Maris Herold ha comunque garantito che “la comunità può stare tranquilla: non ci sono più pericoli“. Ma lo Stato del Colorado è nuovamente funestato da un episodio di questo genere, dopo le stragi del liceo di Columbine e del cinema di Aurora durante la prima del film Joker.

L’allarme a Boulder è scattato poco dopo le 14.30 locali. Il primo agente ad arrivare sul posto, il King Soopers di Boulder, in Colorado, è stato il 51enne Eric Talley. Il malcapitato poliziotto è rimasto però ucciso. Alle 14.49 un tweet della polizia ha invitato tutti a tenersi alla larga dall’area, mentre il supermercato veniva circondato. L’Ansa ha quindi parlato di un uomo bianco ammanettato, in pantaloncini, senza maglietta e con una gamba insanguinata. Potrebbe essere lui il killer, anche se la polizia ha evitato di diffondere troppi dettagli.

America sotto shock: si riapre il dibattito sulle armi

Ci vorranno almeno cinque giorni per completare le indagini sul posto“, ha spiegato la polizia del Colorado. In due distinte conferenze stampa si è limitata a riportare il numero delle vittime e dire che il presunto killer è ferito, ma sotto la custodia delle forze dell’ordine. Il tutto si sarebbe consumato molto in fretta, quando l’uomo si è presentato all’interno del King Soopers imbracciando senza troppi problemi un fucile AR-15: “Non ha detto una parola, è entrato e ha sparato“.

Peraltro i fatti del Colorado rappresentano un nuovo shock per gli Stati Uniti d’America in una settimana che già era stata funestata da una sparatoria in un centro massaggi di Atlanta (in Georgia) a sua volta tramutatasi in una strage. E chi è chiamato a rispondere all’ennesima tragedia delle armi da fuoco, ora, è il presidente Joe Biden.

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