Anche Cartier sarà tra i protagonisti della prossima Esposizione Universale, la prima dell’intera area ME.NA.SA, composta da Medio Oriente, Nord Africa e Asia meridionale, che prenderà il via il prossimo 20 ottobre e durerà fino al 10 aprile 2021.
La Maison, nota in tutto il mondo sia per le sue creazioni di gioielleria che per gli orologi amati sia per il design che per la tecnologia integrata al loro interno, avrà un Padiglione dedicato che sorgerà nell’area di Expo 2020 dedicata alla Sostenibilità.
Come svelato da Cyrille Vigneron, presidente di Cartier International, in un’intervista telefonica al New York Times, avvenuta in occasione della Giornata internazionale della Donna, l’azienda alla prossima esposizione universale celebrerà le donne, sottolinenando il forte impatto che hanno ogni cultura e ogni epoca della storia del mondo intero.
“Cartier rappresenterà un’importante voce ad Expo 2020. Non parleremo di prodotti, ma di donne e dei valori universali che definiscono chi siamo”, ha dichiarato Cyrille Vigneron, presidente di Cartier International.
Il Padiglione dell’azienda è stato ideato e progettato in collaborazione con i dirigenti della prossima Esposizione Universale e con il sostegno del direttore genere dell’evento di portata internazionale, Reem Ebrahim Al-Ashimy, anche ministro degli Emirati per la cooperazione internazionale.
Lo spazio espositivo di Cartier rappresenterà un’importante vetrina per mostrare al mondo le politiche sociali e ambientali che caratterizzano la strategia aziendale della Maison che da sempre dà voce ai desideri e alla creatività delle donne.
“Il 60% dei nostri clienti e del personale sono donne, quindi il nostro legame con le problematiche delle donne è molto forte”, ha aggiunto Cyrille Vigneron.
Cartier con la sua attiva partecipazione ad Expo 2020 intende, come comunicato dal presidente della società, “ispirare e responsabilizzare i cittadini di tutto il mondo per creare un futuro migliore per le donne: il Padiglione sarà progettato per mostrare “l’impatto che le donne di tutte le culture hanno avuto nel tempo, concentrandosi sia sui risultati noti che su quelli meno conosciuti”.
Lo spazio espositivo darà voce anche a scienziati, artisti, politici e imprenditori, tra i quali anche Amal Clooney, il noto avvocato per i diritti umani, e Phumzile Mlambo-Ngcuka, direttore esecutivo di UN Women, l’organizzazione delle Nazioni Unite, che prenderanno parte ad eventi dedicati.
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