Ad alcuni giorni di distanza dai disordini di Capitol Hill, Donald Trump avrebbe ammesso di essere in parte responsabile per ciò che è successo. L’ammissione di colpa sarebbe avvenuta nel corso di una telefonata con Kevin McCarthy, il leader della minoranza repubblicana alla Camera. La notizia è stata ripresa da varie testate statunitensi, come Fox News e CBS News. In base a quanto riportato, McCarthy avrebbe reso nota la posizione di Trump nel corso di una teleconferenza con altri esponenti del Partito Repubblicano.
Verso l’impeachment
Lo stesso McCarthy avrebbe dichiarato di ritenere il presidente colpevole, almeno in parte, degli eventi che hanno portato all’assalto di Capitol Hill. L’ammissione di colpa di Trump si inserisce in un quadro piuttosto turbolento, che potrebbe portare a una fine prematura del mandato del tycoon (ormai agli sgoccioli). Il Partito Democratico, infatti, ha chiesto il consenso per una risoluzione che inviti Mike Pence a invocare il 25esimo emendamento. Ricorrendo a questa soluzione, il vicepresidente dichiarerebbe Donald Trump incapace di eseguire i suoi obblighi da presidente e andrebbe a sostituirlo fino all’insediamento di Joe Biden. Mike Pence avrà 24 ore per decidere cosa fare. Dopodiché, se la risposta non sarà quella sperata, la Camera dei rappresentanti procederà con l’impeachment di Donald Trump.
Gli ultimi giorni da presidente di Donald Trump
In seguito agli eventi di Capitol Hill, Donald Trump è stato visto piuttosto raramente nella West Wing della Casa Bianca, dove il presidente in carica svolge le proprie mansioni. Inoltre, ha ignorato quasi del tutto i suoi impegni ufficiali. Come riportato dai media statunitensi, il tycoon ha trascorso gli ultimi giorni nell’ala residenziale della Casa Bianca e ha passato la maggior parte del tempo al telefono. Altre fonti parlano di un Trump che sembra essersi arreso a perdere l’incarico e poco propenso a lottare contro la possibile procedure di impeachment.