Justin Trudeau potrà iniziare il suo terzo mandato come primo ministro del Canada, sebbene il suo partito non abbia ottenuto la maggioranza dei seggi. I liberali si confermano dunque il primo partito canadese pur avendo ottenuto solo 156 dei 338 seggi disponibili. Questo significa che non potranno governare da soli ma dovranno appoggiarsi ad altri partiti per ottenere la maggioranza assoluta.
Cosa è successo durante le elezioni in Canada
“Grazie Canada per aver riposto la vostra speranza nel partito liberale, per scegliere un futuro migliore” ha twittato il primo ministro Trudeau a elezioni ultimate.
Thank you, Canada — for casting your vote, for putting your trust in the Liberal team, for choosing a brighter future. We’re going to finish the fight against COVID. And we’re going to move Canada forward. For everyone.
— Justin Trudeau (@JustinTrudeau) September 21, 2021
Trudeau era sicuro che andare a elezioni dopo il successo nella lotta alla pandemia fosse il giusto modo per cementare il suo potere. Ma da quando, ad agosto, ha annunciato il ritorno alle urne, con ben 24 mesi di anticipo sul termine naturale della legislatura, la variante Delta del coronavirus ha cominciato a circolare. A questo si sono aggiunte diverse polemiche legate alla sua amministrazione, come la questione dei libri bruciati nelle scuole e l’inflazione, mai così alta dal 2003.
Infine, l‘esclusione del Canada dal patto Aukus, il patto sull’Indo-Pacifico siglato da Australia, Regno Unito e Stati Uniti è stato un vero schiaffo morale per Trudeau. Il Canada non se l’aspettava, essendo parte firmataria del Five Eyes (l’accordo di condivisione dell’intelligence) proprio insieme a questi tre Stati più la Nuova Zelanda. L’esclusione voluta da Washington ha dato l’occasione agli avversari di Trudeau di sottolineare come non venisse preso sul serio dagli alleati.
Canada, Trudeau ha superato gli avversari O’Toole e Singh
Trudeau ha voluto giocare d’azzardo convocando le elezioni anticipate, una mossa però che si è rivelata, almeno in parte, controproducente. I canadesi non hanno apprezzato in toto la decisione di Trudeau, considerata vanitosa, pericolosa e, in definitiva, molto lontana dalla modestia. Un sentimento ribadito a più riprese dagli avversari, il conservatore Erin O’Toole e il leader del Nuovo partito democratico (Ndp), Jagmeet Singh.
Singh, originario dello Stato indiano del Punjab e primo esponente di una minoranza a ricoprire un ruolo di vertice in un partito federale ha continuato a registrare aumenti nei sondaggi. Le sue idee ambiziose, dal salario minimo al taglio delle emissioni, hanno convinto molto canadesi di sinistra. Le idee di Singh sono state anche molto apprezzate dai vicini statunitensi, tanto da ricevere l’endorsement di Bernie Sanders e Alexandra Ocasio-Cortez.
Il conservatore O’Toole, d’altro canto, partiva da una popolarità scarsa, almeno fino a qualche tempo fa. Le sue idee contraddittorie sui vaccini e l’opposizione all’obbligo vaccinale sono state giudicate retrograde dagli oppositori. Tuttavia, O’Toole ha lanciato un programma nuovo, puntando sull’ambiente, tematica molto cara ai liberali, e su provvedimenti per l’impiego.
I risultati della tornata elettorale hanno favorito il partito liberale anche se le elezioni anticipate hanno rischiato di diventare un boomerang molto pericoloso per Trudeau che sarò ancora a capo del governo, ma questa volta, di un governo di minoranza.