Sono pesanti le parole contenute nella denuncia presentata alla Corte penale internazionale dalla federazione sindacale Uni Americas, che rappresenta quasi un milione di operatori sanitari, nei confronti del presidente del Brasile, Jair Bolsonaro: “L’omissione del governo definisce un crimine contro l’umanità e genocidio. È urgente avviare una procedura investigativa dinanzi alla Cpi per impedire che una parte dei 210 milioni di brasiliani subisca le conseguenze degli atti irresponsabili del presidente”. Bolsonaro ha dimostrato “disprezzo e negazionismo” di fronte al Coronavirus, portando alla “diffusione” della malattia insieme allo “strangolamento totale dei servizi sanitari”, afferma il documento presentato al tribunale dell’Aja.
Ad aprile Bolsonaro ha rimosso dal suo incarico il ministro Luiz Henrique Mandetta e a maggio il suo successore, Nelson Teich, che sostenevano la necessità di una qualche forma di isolamento sociale e hanno messo in dubbio la prescrizione dell’idrossiclorochina contro la malattia. Oggi il ministero della Salute è retto da Eduardo Pazuello, militare senza alcuna esperienza in ambito sanitario, al quale di recente ha rinnovato la sua fiducia.
La denuncia dei medici brasiliani contro Bolsonaro segue quella presentata ad aprile dell’Associazione brasiliana giuristi per la democrazia (Abjd): anche in questo caso il presidente del Brasile era ritenuto responsabile di crimini contro l’umanità a causa dalla sua risposta alla pandemia, perché aveva esposto “la vita dei cittadini brasiliani a rischio attraverso azioni concrete che hanno stimolato il contagio e la proliferazione del virus”. Inoltre Bolsonaro, tra i leader mondiali più criticati per il suo atteggiamento a dir poco scettico nei confronti dell’emergenza Covid-19, era risultato positivo lo scorso 7 luglio proprio al Coronavirus; da allora aveva effettuato tre test che avevano continuato a testimoniare la presenza della malattia. L’ultimo, però, ha dato esito negativo per la prima volta in quasi tre settimane.
Intanto il bilancio dei casi di Coronavirus in Brasile ha superato la soglia dei 2,4 milioni, mentre quello dei decessi è ad oggi oltre quota 87mila: lo ha reso noto il ministero della Sanità, secondo quanto riporta la Cnn. Secondo i dati ufficiali, nelle ultime 24 ore nel Paese sono stati registrati 24.578 nuovi contagi e 555 ulteriori morti, per un totale di 2.419.091 casi e 87.004 decessi dall’inizio della pandemia cinque mesi fa.
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