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Il premier britannico Boris Johnson ha ricevuto ieri a Londra la prima dose di vaccino anti Covid, come previsto per la sua fascia d’età (ha 56 anni). Il capo del governo del Regno Unito si è fatto iniettare a mo’ d’esempio il siero sviluppato a Oxford e prodotto da AstraZeneca. Lo stesso vaccino di cui diversi Paesi dell’Unione europea avevano interrotto la somministrazione.
Lo stop ad AstraZeneca e l’esempio di Boris Johnson
Lo stop ad AstraZeneca era arrivato a causa dei timori di effetti collaterali legati a singoli episodi di trombosi. Era stata quindi l’Agenzia europea del farmaco (Ema) a dare rassicurazioni a proposito del farmaco. Ieri Boris Johnson aveva incoraggiato i connazionali sui “benefici largamente superiori ai rischi” dei vaccini approvati. Incluso quello di Oxford, mai sospeso nel Regno Unito.
“Ciao gente, sono qui all’ospedale dopo ho appena ricevuto la mia prima dose di vaccino AstraZeneca. E, letteralmente, non ho sentito nulla“, ha affermato invece Boris Johnson in un nuovo filmato diffuso dopo essersi sottoposto alla vaccinazione. “Non posso che sottolineare quanto vaccinarsi sia importante per tutti“, ha quindi aggiunto.
L’appello ai cittadini e il rilancio della campagna vaccinale
Quindi da Johnson arriva un appello alla popolazione britannica, chiamata a una partecipazione massiccia proprio alla campagna vaccinale con il siero AstraZeneca: “Fate la vostra parte quando vi viene chiesto di farlo. È un bene per voi, per le vostre famiglie, ed è una cosa fantastica per tutto il Paese. Quindi, per favore, fate la vostra parte. Grazie mille“.
Ricordiamo che Boris Johnson fa parte dei leader politici mondiali che hanno contratto il Coronavirus nel corso del 2020. Questo, però, non lo esclude dall’elenco di coloro che sono stati chiamati a vaccinarsi. Questo a causa sia della diffusione delle temute varianti, che per dare un esempio alla popolazione britannica e mondiale. Soprattutto dopo il generale calo di fiducia riguardo al vaccino di AstraZeneca.