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Attentato a Magdeburgo: che cosa sappiamo

Tragico attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo: un uomo travolge la folla con l’auto, 2 morti e 68 feriti

Ieri sera, venerdì 20 dicembre, un drammatico incidente ha scosso profondamente il mercatino di Natale di Magdeburgo, in Germania. Un uomo ha travolto con la sua auto un gruppo di persone, causando la morte di due individui, un adulto e un bambino, e ferendo 68 persone, di cui 15 in modo grave. L’episodio ha lasciato sgomenta l’intera comunità locale e sollevato interrogativi sul movente e sulle dinamiche dell’incidente.

Che cosa sappiamo dell’uomo arrestato per l’attentato a Magdeburgo?

Il responsabile è un medico cinquantenne di origine saudita, residente in Germania dal 2006. Vive nella città di Bernburg, situata a sud di Magdeburgo, capitale della regione Sassonia-Anhalt, dove lavora come psichiatra e psicoterapeuta. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo ha guidato per circa 400 metri attraverso il mercatino, sfondando le barriere di sicurezza e seminando panico e devastazione. È stato arrestato immediatamente dopo l’attacco.

Attentato a Magdeburgo: che cosa sappiamo – ANSA – Newsby.it

 

La ministra dell’Interno della Sassonia-Anhalt, Tamara Zieschang, ha confermato che l’uomo possedeva un permesso di soggiorno permanente e aveva ottenuto lo status di rifugiato nel 2016. In passato, aveva lavorato come medico presso il penitenziario di Bernburg, un istituto destinato al recupero di persone con problemi di tossicodipendenza.

Tuttavia, il suo comportamento recente aveva destato preoccupazioni. Prima dell’attacco, l’uomo si era espresso in modo frammentario e confuso sui social media, accusando ripetutamente le autorità tedesche di perseguitarlo. Nel 2019, in un’intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, aveva dichiarato di essere un critico radicale dell’Islam e si era professato ateo, sostenendo di temere per la propria vita in Arabia Saudita a causa delle sue opinioni. Aveva scelto di chiedere asilo in Germania, ritenendolo l’unico modo per salvarsi.

Negli anni, l’uomo aveva anche aiutato attivisti e donne saudite a lasciare il loro paese, fornendo informazioni sul sistema di accoglienza tedesco. Nonostante ciò, il suo atteggiamento verso le autorità locali era diventato sempre più ostile. Poco prima dell’attacco, aveva pubblicato alcuni video su X (ex Twitter), sostenendo che la polizia tedesca avesse rubato una chiavetta USB dalla sua cassetta della posta. Aveva anche accusato la Germania di voler “islamizzare l’Europa”, una dichiarazione che ha ulteriormente alimentato le speculazioni sulle sue motivazioni.

Le autorità hanno confermato che l’uomo ha agito da solo. A bordo del veicolo non sono stati trovati esplosivi, nonostante inizialmente si temesse questa possibilità. Un bagaglio presente sul sedile del passeggero è stato attentamente ispezionato senza rilevare nulla di pericoloso. Un video ampiamente diffuso online mostra il momento dell’arresto da parte della polizia lungo la Ernst-Reuter-Allee, una strada non lontana dal mercatino di Natale.

Nei mesi precedenti, l’uomo aveva pubblicato diversi post sui social media accusando le forze dell’ordine di perseguitare lui e altri critici dell’Islam, con l’intento, a suo dire, di “distruggere il nostro attivismo anti-Islam”. Aveva inoltre espresso opinioni controverse, sostenendo che il partito di estrema destra AfD fosse necessario per proteggere la polizia da presunte infiltrazioni.

A maggio, sempre su X, aveva persino annunciato pubblicamente la sua intenzione di vendicarsi. Molti utenti avevano segnalato i suoi post alla piattaforma, e alcuni contenuti erano stati rimossi. Tuttavia, queste misure non sono state sufficienti a prevenire l’escalation di eventi culminata nel tragico attacco di venerdì sera.

Le indagini sono in corso per chiarire definitivamente il movente e verificare se l’uomo avesse pianificato l’atto con maggiore premeditazione. La città di Magdeburgo, nel frattempo, piange le vittime e cerca di raccogliersi dopo una tragedia che ha segnato profondamente la comunità locale e acceso il dibattito su sicurezza e prevenzione.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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