La città di Berlino ha deciso di bloccare la vaccinazione con AstraZeneca per le donne under 60, citando nuovi dati su sospetti effetti collaterali. L’ospedale Charité della capitale tedesca aveva già fermato le vaccinazioni delle sue collaboratrici sotto i 55 anni di età. Lo riferisce la agenzia di stampa tedesca Dpa. “Questo passo si rende necessario per la Charité perché nel frattempo ci sono stati altri casi di trombosi cerebrale di donne in Germania”, ha detto la portavoce della clinica universitaria Manuela Zingl.
Nessuna complicazione ha riguardato le vaccinazioni alla Charité, ha specificato la portavoce. Sulle circa 19 mila persone impiegate nel nosocomio, i due terzi avrebbero già ottenuto il vaccino e a circa il 70% di questi è stata somministrata la prima dose di quello AstraZeneca. Resta da capire se ora riceveranno anche la seconda dose.
Proprio da Berlino, lo scorso 15 marzo, era partito il blocco momentaneo di AstraZeneca che per tre giorni aveva riguardato altri Paesi europei, Italia compresa. Fino a quando l’Ema non aveva garantito ufficialmente la sua piena sicurezza nella giornata del 18 marzo. Anche il distretto di Euskirchen in Nordreno-Vestfalia ha sospeso la vaccinazione con AstraZeneca alle donne sotto i 55 anni dopo che la settimana scorsa un’altra donna di 47 anni era morta in seguito alla vaccinazione. Decisioni che vengono prese dopo che il Canada, già ieri, aveva preso questa strada bloccando le vaccinazioni per gli under 55.
Secondo il quotidiano Tagesspiegel anche il gruppo ospedaliero Vivantes avrebbe fermato le vaccinazioni con AstraZeneca per le donne under 55. E sempre il giornale tedesco sostiene che anche negli altri nosocomi di Berlino si starebbe discutendo se seguire la stessa strada. Al momento, però, ci sarebbe un problema non da sottovalutare: le attuali scorte BioNTech/Pfizer e Moderna sono infatti nettamente inferiori rispetto a quelle di AstraZeneca.
Nel frattempo, proprio il vaccino anti-Covid di AstraZeneca ha cambiato il nome, in “Vaxzevria”. Il cambio di denominazione è stato all’approvato dall’Ema il 25 marzo a seguito di una richiesta da parte del gruppo farmaceutico anglo-svedese, si legge nel sito dell’agenzia europea del farmaco, in cui è stato pubblicato anche il nuovo bugiardino del farmaco. Tra gli effetti collaterali, vengono aggiunti i rarissimi casi di trombosi.
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