Al Congresso americano si è tornati a parlare di UFO. Alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti si è tenuta, infatti, un’udienza sul tema. Si è parlato di “fenomeni aerei non identificati”, detti UAP, noti anche come UFO. Non è, comunque, la prima volta. Il Congresso, negli ultimi anni, si è trovato più volte ad affrontare la questione. Questa volta il motivo è da ricercare nella figura di David Grusch.
Ma chi è questo David Grusch? Si tratta di un ex funzionario che ha lavorato in un’agenzia del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che si occupa di UAP. Grusch si è fatto avanti con un rapporto di denuncia in cui afferma che il governo degli Stati Uniti era in possesso di “veicoli intatti e parzialmente intatti” provenienti da siti di impatto di UFO. I velivoli, a suo dire, erano di origine “non umana”. Grusch ha, però, spiegato di non averli visti personalmente, ma di aver parlato con persone a conoscenza dei fatti. Grusch accusa il governo di scarsa trasparenza e di aver ostacolato la sua indagine.
A dare credito alle parole di Grusch ci hanno pensato due fattori. Il primo riguarda la pubblicazione di un rapporto da parte del Dni. A giugno 2023 l’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale ha, infatti, parlato di 510 avvistamenti, 171 dei quali sono rimasti inspiegabili. In quei casi, i velivoli non identificati spesso “sembrano avere caratteristiche di volo o capacità di prestazione insolite”, si legge nel documento.
Il secondo supporto Grusch lo ha trovato in due deputati Repubblicani, Tim Burchett e Anna Paulina Luna, che hanno chiesto l’istituzione un’indagine interna e un’udienza per approfondire la questione. Come spiegato da Il Post, in particolare Burchett si è espresso molto animatamente sul tema prima dell’udienza, sostenendo che l’indagine della commissione sulle affermazioni di Grusch fosse stata ostacolata dagli agenti federali e che ci siano “molte persone che non vogliono che questo [le rivelazioni di Grush, ndr] venga alla luce“.
Durante l’udienza sono stati ascoltati anche Ryan Graves, un ex pilota della Marina che ha fondato il gruppo Americans for Safe Aerospace, per incoraggiare i piloti a segnalare gli avvistamenti di fenomeni aerei, e David Fravor, un comandante della Marina in pensione. Entrambi hanno raccontato di aver visto fenomeni aerei non identificati mentre erano nella Marina.
C’è, però, chi dice “no”. Il Dipartimento della Difesa statunitense, per esempio, ha più volte rigettato le accuse avanzate da Grusch. Allo stesso tempo, una commissione istitutita dalla Nasa su richiesta del Governo per studiare gli UAP, nelle scorse settimane ha fatto sapere di non aver trovato elementi che indicassero avvistamenti legati ad attività extraterrestri nella quasi totalità delle segnalazioni analizzate. E le altre? Gli esperti hanno parlato di diverse opzioni: operazioni militari segrete, illusioni ottiche durante le registrazioni o, sottolineando l’improbabilità, attività aliene.
Negli Stati Uniti il tema resta, comunque, molto dibattuto. È ormai dal 1947 che, in diversi modi, vengono analizzati gli avvistamenti di oggetti non identificati. Da allora, però, non sono stati raggiunti risultati degni di nota. Resta, quindi, un alone di mistero che non sembra volersi diradare.
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