I soldati americani, con un giorno d’anticipo rispetto alla data prefissata, hanno lasciato ieri sera, 30 agosto, l’Afghanistan. Viene messa così la parola “fine” alla guerra nel Paese, la più lunga della storia americana, durata 20 anni.
McKenzie: “In Afghanistan non è rimasto un solo soldato americano”. Demilitarizzato l’aeroporto di Kabul
“In Afghanistan non è rimasto un solo soldato americano” ha annunciato ieri sera il generale Kenneth McKenzie, capo del comando centrale americano. “Il ritiro di stasera significa sia la fine dell’evacuazione del materiale militare che la fine di quasi 20 anni di missione iniziata poco dopo l’11 settembre”.
E ha continuato, spiegando che la missione delle truppe americane in Afghanistan ha “assicurato alla giustizia Osama Bin Laden” insieme a diversi cospiratori di Al-Qaida. Una guerra che, però, ha avuto un prezzo molto alto. “Il costo è di 2.461 militari e civili americani uccisi ed oltre 20mila feriti, inclusi sfortunatamente i 13 marines morti la scorsa settimana”.
Il comandante americano, inoltre, ha spiegato che i soldati americani hanno distrutto blindati e reso inutilizzabili diversi velivoli militari prima di ritirarsi definitivamente dall’Afghanistan. È stato infatti “demilitarizzato” l’aeroporto, di modo che i veicoli USA non possano essere utilizzati dai talebani. “Quei veicoli non voleranno mai più. Non potranno mai essere gestiti da nessuno” ha spiegato McKenzie.
A seguito dell’annuncio del Pentagono del ritiro dei soldati americani, partiti dall’aeroporto di Kabul, si sono uditi diversi spari nella Capitale da parte dei talebani che hanno festeggiato la partenza dell’ultimo volo americano.
Talebani entrati simbolicamente nell’aeroporto della Capitale: “Emirato islamico nazione libera e sovrana”
Nella mattinata di oggi, 31 agosto, i talebani sono simbolicamente entrati nell’aeroporto internazionale di Hamid Karzai, dove hanno celebrato il ritiro dei militari americani dall’Afghanistan. “Questa vittoria appartiene a tutti noi. L’Emirato islamico è una nazione libera e sovrana”. A dirlo Zabihullah Mujahid, portavoce dei talebani, che ha tenuto all’aeroporto una conferenza stampa. “Vogliamo buoni rapporti con gli USA. Ma anche con il mondo intero Apriremo a relazioni diplomatiche con tutti”.
“Il lavoro dell’America in Afghanistan continua. Abbiamo un piano per il futuro e lo stiamo mettendo in atto”. A dirlo è Antony Blinken, Segretario di Stato americano, su Twitter. Inoltre, ha annunciato lo spostamento della sede diplomatica di Washington da Kabul a Doha. “È iniziato un nuovo capitolo dell’impegno americano in Afghanistan. È quello che condurremo con la nostra diplomazia”.
U.S. military flights have ended and our troops have departed Afghanistan. A new chapter of America’s engagement with Afghanistan has begun. It’s one in which we will lead with our diplomacy.
— Secretary Antony Blinken (@SecBlinken) August 31, 2021
La Casa Bianca ha reso noto che nel pomeriggio di oggi il presidente americano Joe Biden parlerà alla nazione, per spiegare agli americani gli ultimi sviluppi in Afghanistan e il piano USA per il futuro.