Un canto struggente si alza da un campo profughi degli Stati Uniti. La voce è di Sharafat Parwani, un popolare cantante afghano, evacuato da Kabul, dopo la presa di potere dei talebani. Il cantante è tra i fortunati che sono riusciti a imbarcarsi su uno degli ultimissimi voli verso la libertà, ma parte del suo cuore è rimasto in Afghanistan. Un video lo immortala mentre canta e omaggia la sua madrepatria.
Sharafat Parwani canta la madrepatria
Batte il ritmo sul muro e alla sua voce si uniscono quelle dei compagni. L’unisono di voci squarcia per qualche istante la tristezza che si legge sui volti dei profughi afghani. Passano poche ore e il video diventa subito virale. “Sei stanca dell’angoscia, patria mia“, canta Sharafat Parwani. “Sei senza canto e melodia, patria mia“, si ode. E ancora: “Sei sofferente ma senza medicine, patria mia“. Pochi versi che raccontano il dramma afghano meglio di mille parole.
Your tired of anguish, my homeland
Your without song and melody, my homeland
Your pained but without medicine, my homeland
Sharafat Parwani, a popular singer who was recently evacuated, sings the song somewhere in a military base or refugee camp in the US.#Afghanistan pic.twitter.com/EoIVS7bPmz
— Sharif Hassan (@MSharif1990) August 29, 2021
Il canto simbolo dell’esodo afghano
Il video è stato ampiamente condiviso su diverse piattaforme di social media. Ma ha raggiunto la popolarità quando è stato twittato dal giornalista del New York Times Sharif Hassan, peraltro autore della traduzione del canto. Nell’arco di poche ore, il canto di Parwani è diventato un simbolo, la narrazione del dolore che ogni profugo afghano sta provando nel fuggire dalla propria terra. “Gli afgani di tutto il mondo stanno cantando e condividendo il video di questa poesia, mentre lasciano la loro amata terra“, ha scritto un utente di Twitter. “Solo poche settimane fa, Sharafat Parwani era in TV in Afghanistan… ora è un rifugiato nel mondo“, ha scritto un altro.