Afghanistan, Di Maio su rischio terrorismo e sfollati

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Quello che stiamo facendo come Governo in queste ore è di collaborare con i Paesi confinanti con l’Aghanistan sul fronte del rischio terrorismo ed il sostegno agli sfollati che ad esempio stanno riempendo i campi profughi“. Così Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, nel corso del Forum Ambrosetti a Cernobbio, in collegamento da Doha.

“Abbiamo la volontà di costruire una maggiore tra le intelligence per evitare che tra i rifugiati ci possano essere minacce terroristiche” ha continuato Di Maio. In queste ore, infatti, il Governo sta cercando di collaborare con i Paesi confinanti all’Afghanistan sia sul rischio terrorismo che sul sostegno agli sfollati. Questo, come detto dal ministro degli Esteri, per evitare che nei flussi di sfollati ci possano essere “elementi riconducibili a cellule terroristiche.

“L’obiettivo è quelli di aiutare i Paesi a gestire i flussi di migranti”

Dalle autorità afghane ci aspettiamo la lotte al terrorismo, il rispetto dei diritti umani e in particolare delle donne. Ma anche il libero accesso delle agenzie e delle Ong nel territorio. Oltre al passaggio sicuro degli afghani che voglio lasciare il Paese” ha affermato Di Maio. E ha spiegato che oggi incontrerà l’emiro del Qatar e il ministro degli Esteri del Paese. Questo perché la sua intenzione è quella di “ricollocare a Doha l’ambasciata che avevamo a Kabul“.

Domani il ministro Di Maio sarà in Pakistan, dove visiterà il campo profughi al confine con l’Afghanistan. “Il nostro obiettivo è quello di aiutare questi Paesi a gestire i flussi dei migranti“.

Afghanistan, Di Maio: “Il Governo ha convertito 120 mln di euro in progetti umanitari”

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È improbabile che vi sia un riconoscimento del nuovo governo afghano. L’Italia, nel corso dell’ultimo consiglio dei ministri, ha convertito i 120 milioni di euro che utilizzava per la formazione delle forze di sicurezza afghane in progetti di assistenza umanitaria“. Ha dichiarato, durante il suo intervento al Forum Ambrosetti a Cernobbio, Luigi Di Maio.

E ha aggiunto: “Dopo che avremo avviato la collaborazione, ad esempio con il Pakistan, potremo avviare la fase due che ruota intorno ad un piano italiano per il popolo afghano“. Questo, come spiegato dal ministro degli Esteri, ha già mosso i primi passi con una “riunione interministeriale” che coinvolto tutte le istituzioni, le onlus e la società civile. “Stiamo cercando di fare sistema per gestire una fase completamente diverse da quella che si è conclusa“.

 

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