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MONDO

Afghanistan, un milione di bimbi a rischio fame. UNICEF: “Noi restiamo”

Senza un’azione urgente, 1 milione di bambini sotto i 5 anni saranno gravemente malnutriti entro la fine del 2021“, questo il tragico allarme lanciato dall’UNICEF in riferimento alla situazione in Afghanistan. Con un appello forte e chiaro che l’organo lancia a tutto il mondo.

I tragici numeri dei bambini dell’Afghanistan

Questo è un periodo di transizione in Afghanistan; nessuno può prevedere cosa succederà“, si sottolinea nella nota. L’UNICEF aggiunge anche che “appena due giorni fa le scuole primarie e secondarie erano aperte a Herat, nell’ovest, e a Marouf, nel sud del paese, 1500 bambini erano a scuola, comprese 500 ragazze“.

Situazione, però, precipitata a causa dell’ascesa dei talebani con le sue drammatiche conseguenze. “Ma con mezzo milione di persone sfollate all’interno del paese e oltre 18 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria, la metà delle quali sono bambini, i bisogni sono grandi“, spiega l’UNICEF.

Promessa UNICEF: “Noi qui da 65 anni, non ce ne andiamo”

Peraltro, in una fase caratterizzata dai precipitosi ritiri di diversi eserciti e civili occidentali, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia non molla. “Durante l’ultima fase del conflitto armato fino alla presa di possesso finale di Kabul pochi giorni fa, l’UNICEF ha continuato ad operare per i bambini dell’Afghanistan e a rispondere ai loro bisogni urgenti“, si ricorda nel comunicato.

Nonostante tutte le domande senza risposta che ci aspettano, una cosa è certa. L’UNICEF è qui per restare e per aiutare ogni bambino e ad ogni donna in Afghanistan. L’UNICEF è qui da 65 anni e non se ne andrà. È vero che per la nostra sicurezza, in alcune zone provinciali, i Talebani ci hanno chiesto di sospendere le operazioni fino a quando l’ordine sarà ristabilito. Ma siamo in contatto quotidiano con le leadership locali in quasi tutte le province, e il loro messaggio è chiaro: vogliono che restiamo e continuiamo il nostro lavoro“, si spiega nella nota.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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