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A New York il comizio di Trump è sfociato nel razzismo

Al comizio di New York, dichiarazioni razziste e misogine degli oratori hanno messo in difficoltà la campagna di Trump, costringendolo a prendere le distanze

Domenica sera, il Madison Square Garden di New York ha ospitato un comizio di Donald Trump, candidato alla presidenza per il Partito Repubblicano. L’evento, noto per i toni accesi, ha visto un incremento dell’aggressività retorica sia da parte di Trump sia degli altri oratori. Commenti razzisti e misogini sono stati rivolti alla candidata Democratica Kamala Harris, agli afroamericani e ai latinoamericani, sottolineando la crescente rabbia e l’intolleranza di una parte dei sostenitori di Trump.

A New York il comizio di Trump è sfociato nel razzismo: che cosa è successo?

Tra gli interventi più controversi, quello di Tony Hinchcliffe ha suscitato particolare scalpore. Il comico, noto per il suo podcast, ha definito Porto Rico “un’isola di spazzatura galleggiante” e ha fatto battute offensive sui latinoamericani, sostenendo che “adorano fare bambini” e facendo commenti volgari sul sesso. Ha poi aggiunto stereotipi sugli afroamericani e sugli ebrei, scherzando in modo offensivo sulle loro tradizioni culturali. Le reazioni alle sue parole sono state immediate e pesanti, con una serie di personaggi noti che hanno espresso il loro dissenso e sostegno per Kamala Harris.

A New York il comizio di Trump è sfociato nel razzismo | EPA/EDWARD M. PIO RODA – Newsby.it

 

Tra questi, il cantante portoricano Bad Bunny, una delle figure di maggior rilievo nel mondo del reggaeton e tra gli artisti più ascoltati su Spotify dal 2020 al 2022, ha preso posizione condividendo un video di Harris che condanna il discorso di Trump. Anche Ricky Martin, altro celebre portoricano, ha manifestato il suo sostegno a Harris, affermando su Instagram: “Questo è ciò che pensano di noi. Votate per Kamala Harris”. La presa di posizione di questi artisti, di solito poco inclini a esprimere schieramenti politici, ha dato un’eco ulteriore al messaggio della campagna di Harris.

Ma Hinchcliffe non è stato l’unico a sollevare critiche con i suoi commenti. Grant Cardone, imprenditore e altro speaker della serata, ha attaccato pesantemente Harris, definendola “una prostituta i cui papponi distruggeranno il paese”. A seguire, David Rem, amico di Trump, ha aggiunto che Harris è “il diavolo” e “l’anticristo”. Anche Tucker Carlson, ex conduttore di Fox News, ha ironizzato sulle origini etniche di Harris, facendone una caricatura razzista e sminuendo le sue capacità intellettuali.

L’evento ha visto la partecipazione di diversi volti noti, tra cui J.D. Vance, candidato alla vicepresidenza, l’imprenditore Elon Musk, l’ex wrestler Hulk Hogan e Melania Trump, moglie del candidato, che raramente partecipa ai comizi del marito. Dopo più di due ore di interventi caratterizzati da insulti e stereotipi, è finalmente intervenuto Donald Trump, mantenendo toni duri e un linguaggio offensivo.

Trump ha descritto i media come “il nemico del popolo” e Harris come “una persona poco intelligente”. Ha parlato degli Stati Uniti come di un “paese occupato” dagli immigrati, facendo riferimento alla sua elezione come a una “liberazione”. Inoltre, ha usato l’espressione “nemico interno” per riferirsi a coloro che si oppongono a lui, un termine che aveva già usato in precedenti comizi. La sua dichiarazione ha suscitato preoccupazione, specialmente perché in passato aveva accennato alla possibilità di usare l’esercito per eliminare tali “nemici”. Il discorso di Trump è durato 78 minuti, ma verso la fine, parte del pubblico aveva già lasciato la sala.

La campagna elettorale di Kamala Harris ha reagito prontamente al comizio, diffondendo video di condanna che sono diventati virali online. Il comico Hinchcliffe ha cercato di sminuire le sue affermazioni su X (ex Twitter), dicendo che ama Porto Rico e che si trattava solo di “scherzi”. Tuttavia, il suo tentativo di giustificazione non ha placato le critiche, e il comizio rimane un esempio della crescente polarizzazione e retorica aggressiva che caratterizzano la campagna elettorale di Trump.

Lunedì, il comitato di Donald Trump ha diffuso un comunicato ufficiale per prendere le distanze dalle dichiarazioni del comico Tony Hinchcliffe durante il comizio di domenica sera al Madison Square Garden. Il comitato ha chiarito che i commenti di Hinchcliffe «non riflettono le idee del presidente Trump o della sua campagna». Questo tentativo di smarcarsi dalle affermazioni del comico è insolito per Trump, la cui strategia abituale consiste nell’evitare scuse o ammissioni di errore.

Tuttavia, in questa circostanza, il team di Trump non ha potuto ignorare le critiche mosse, specialmente perché i commenti di Hinchcliffe rischiano di danneggiare il consenso di Trump tra gli elettori latinoamericani, in particolare tra quelli di origine portoricana.

Secondo numerosi giornali statunitensi, i Repubblicani sono preoccupati che i commenti offensivi verso la comunità portoricana possano compromettere la loro base elettorale. Porto Rico è un territorio degli Stati Uniti dal 1898, e anche se non è uno stato federato e non vota direttamente alle elezioni presidenziali, i portoricani residenti negli stati sono cittadini statunitensi e hanno diritto di voto.

Secondo gli ultimi dati del censimento, circa 5,7 milioni di persone di origine portoricana vivono negli Stati Uniti continentali, mentre l’isola di Porto Rico ha una popolazione di 3,2 milioni di abitanti. La distribuzione di questo elettorato è particolarmente rilevante per le elezioni presidenziali, poiché può influenzare l’esito in stati decisivi, come la Pennsylvania.

In Pennsylvania, infatti, risiedono oltre 470.000 cittadini di origine portoricana, uno dei gruppi di elettori latini più numerosi nello stato. Molti di loro hanno espresso indignazione per le frasi di Hinchcliffe, raccontando ai media di essersi sentiti profondamente offesi. Una portoricana intervistata da BBC News ha dichiarato che nessuno dimenticherà queste parole: «Nessuno gliela perdonerà». Questo possibile spostamento dell’elettorato portoricano potrebbe risultare determinante in Pennsylvania, uno dei principali stati in bilico, che assegna ben 19 grandi elettori.

Nel frattempo, i Democratici hanno subito colto l’occasione per criticare il comizio e diffondere clip video con i passaggi più controversi e offensivi, sfruttando al massimo i social network per amplificare il messaggio. La candidata democratica Kamala Harris ha rapidamente ottenuto il sostegno di personaggi di spicco della comunità latina, come il cantante portoricano Bad Bunny, che finora aveva evitato di prendere posizione in modo diretto.

Anche altre celebrità, tra cui Jennifer Lopez e Ricky Martin, hanno espresso supporto per Harris, dichiarando apertamente il loro dissenso verso i commenti fatti al comizio di Trump. Lo stesso giorno, il partito Democratico ha inoltre presentato una nuova proposta per lo sviluppo economico di Porto Rico, con l’idea di istituire una task force dedicata, evidenziando il loro impegno a sostegno dell’isola e della comunità portoricana negli Stati Uniti.

Le dichiarazioni di Hinchcliffe hanno sollevato critiche anche all’interno del partito Repubblicano. Esponenti di spicco, come i parlamentari della Florida Maria Elvira Salazar e Marco Rubio, hanno condannato i commenti razzisti, pur attribuendo la responsabilità esclusivamente a Hinchcliffe e minimizzando eventuali legami tra il comico e il comitato di Trump.

Lunedì, anche JD Vance, candidato alla vicepresidenza, ha cercato di sviare l’attenzione dalle controversie, commentando: «Non sono preoccupato per la battuta di un comico che non è associato alla campagna di Donald Trump». Vance ha sottolineato che gli elettori latinoamericani, a suo dire, sono più interessati alle questioni economiche piuttosto che a «una battuta che non gli piace».

Nonostante ciò, Vance ha ammesso di non aver visto o ascoltato l’intervento di Hinchcliffe, avendone solo sentito parlare. La sua dichiarazione, volta a ridimensionare l’importanza del caso, non ha placato le polemiche. L’effetto dei commenti razzisti fatti al comizio continua a generare divisioni e preoccupazioni tra i Repubblicani, consapevoli che l’episodio potrebbe risultare decisivo in un momento in cui la corsa elettorale tra Trump e Harris è particolarmente serrata.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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