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Meteo

Eventi climatici estremi in Lombardia, ecco l’applicazione che aiuta a monitorarli

La Regione Lombardia presenta RadarLom, un’app gratuita per il monitoraggio avanzato degli eventi meteorologici estremi in provincia di Sondrio e in tutta la Lombardia. Proprio in questo periodo, in cui Valtellina e Valchiavenna sono state colpite da temporali violenti seguiti da un’intensa ondata di caldo, RadarLom si rivela indispensabile.

Con RadarLom, chiunque può avere accesso immediato e facile alla situazione meteo in tempo reale sulla cartografia lombarda. È possibile visualizzare con precisione l’intensità e la distribuzione delle precipitazioni attuali, ma anche seguire l’evoluzione delle piogge nelle due ultime ore e delle previsioni della prossima ora, con un dettaglio temporale di 5 minuti.

Inoltre, gli utenti possono personalizzare il loro profilo e ricevere notifiche immediate in caso di fenomeni meteorologici intensi nelle zone da loro scelte. Per essere sempre informati e preparati alle eventualità, RadarLom permette anche di accedere direttamente alle allerte meteo emesse dalla Protezione Civile della Lombardia attraverso un link dedicato sul sito.

Queste funzionalità sono rese possibili grazie ai tre nuovi e sofisticati radar di Arpa Lombardia. Questi strumenti super tecnologici sono in grado di fondere le tecnologie della rete radar nazionale per darci una visione precisa delle precipitazioni previste. Parliamo di pioggia, grandine e neve. Questi radar ci dicono anche tante altre cose, come l’intensità delle precipitazioni, il tipo di idrometeorite che sta cadendo e persino la velocità a cui si sta muovendo.

Temporali, nevicate e tanto altro: l’app che monitora gli eventi climatici estremi in Lombardia

RadarLOM è l’applicazione innovativa e gratuita che pone a disposizione di tutti un modo semplice e veloce per monitorare in tempo reale l’intensità e la distribuzione delle precipitazioni in atto in Lombardia, grazie alla visualizzazione su mappa.

Foto | piyaset @Canva – newsby.it

Si può consultare:

  • l’andamento delle precipitazioni degli ultimi due ore e le previsioni per l’ora successiva, con una precisione temporale fino a 5 minuti.
  • ricevere notifiche personalizzate per le zone che hai selezionato.
  • potrai accedere alle allerte meteo emesse dalla regione e rimanere informato sulle ultime comunicazioni ufficiali grazie ad un link diretto al sito della Protezione Civile della Lombardia.
  • informazioni dettagliate in tempo reale sull’intensità, il tipo di precipitazione e la sua velocità di spostamento.

Sicurezza meteo: l’app che protegge la Lombardia dagli eventi climatici estremi

Negli ultimi due anni, l’Italia ha vissuto una serie di eventi meteorologici estremi. Dai crolli dei ghiacciai e le frane alle inondazioni, agli incendi e alle ondate di caldo torrido, il paese ha sofferto un assalto implacabile di disastri naturali.

Potenti tempeste hanno devastato il nord Italia alla fine di luglio, lasciando una scia di distruzione e causando la morte di cinque persone. La cittadina di Mortegliano, situata nella regione settentrionale del Friuli-Venezia Giulia, ha subito 170.000 euro di danni, distribuiti su 4800 abitanti. Mentre venti che raggiungevano velocità superiori a 100 km/h devastavano Milano, due record di grandine furono infranti in soli cinque giorni. Il primo chicco di grandine da record, di 16 cm di diametro, è caduto nel comune di Carmignano di Brenta, superando il precedente record europeo stabilito in Romania nel 2016. Pochi giorni dopo è stato scoperto un sorprendente chicco di grandine da 19 cm. ad Azzano Decimo, sempre in Friuli-Venezia Giulia. Intanto a Mortegliano, pezzi di grandine del peso di oltre mezzo chilo e del diametro stimato di 10-15 centimetri si sono abbattuti sul paese, decimando case, veicoli e ferendo anche un residente. Il costo dei danni è stimato in circa 80 milioni di euro.

L’Italia, con i suoi diversi paesaggi che si estendono dalle imponenti vette del nord alle sue estese coste, è una nazione piena di meraviglie naturali. Come tutti è a rischio climatico anche a causa delle sue vulnerabilità derivanti dalla sua posizione geografica, dalla topografia varia e dalle aree costiere del Mediterraneo densamente popolate.

Tre gli elementi cruciali che rendono l’Italia uno dei luoghi più fragili al mondo. In primo luogo, il Mediterraneo, essendo di dimensioni più piccole rispetto ad altri oceani, si sta riscaldando a un ritmo accelerato. In secondo luogo, l’Italia si trova tra il clima tropicale dell’Africa e il clima temperato del nord Europa, con conseguente aumento delle temperature che rispecchiano quelle della Sicilia in Africa, e trasformando il nord Italia in quello che era la Sicilia mezzo secolo fa.

Infine, le coste del Mediterraneo, abitate densamente, rischiano di subire danni enormi a causa di eventi meteorologici estremi.
Il presidente Sergio Mattarella, insieme ai presidenti di Spagna, Grecia, Croazia e Slovenia, ha lanciato un appello ai leader del mondo intero, per agire immediatamente e fermare questa crisi climatica.

Monitorando il cambiamento climatico e le sue conseguenze dalle alture delle Alpi italiane, i ghiacciai si stanno ritirando a un ritmo accelerato, e ogni anno che passa porta con sé sempre meno neve. Anche quando le nevicate sono abbondanti, si sciolgono rapidamente. Anche la vegetazione attraverso le Alpi ha subito trasformazioni significative, con il caldo e la siccità che hanno distrutto le querce che esistevano da due secoli nella zona di Cuneo nel 2022, l’anno più caldo mai registrato in Europa. Inoltre, specie di piante e insetti finora sconosciute fanno sempre più sentire la loro presenza in montagna.

La vulnerabilità dell’Italia agli eventi meteorologici estremi è tragicamente evidente negli incidenti devastanti del 2022. Non solo il ghiacciaio della Marmolada si è sgretolato, ma abbiamo anche avuto a inondazioni nelle Marche e persino una frana a Ischia. Se tutto questo non fosse sufficiente, abbiamo anche avuto le inondazioni in Emilia-Romagna, che hanno portato alla morte di numerose persone. E cosa dire degli incendi che hanno infiammato la Calabria e la Sicilia, portando altre quattro persone a perdere la vita? Per non parlare del record che abbiamo stabilito con il più alto numero di decessi legati al caldo rispetto a Grecia, Spagna e Portogallo.

Secondo il report dell’Ispra, l’ente per l’ambiente italiano, ben 7.423 comuni, pari al 93,4% del paese, sono esposti al rischio di frane, alluvioni ed erosione costiera. Un altro report dell’Ispra ha messo in risalto la perdita di suolo naturale e seminaturale in Italia, con una media di 77 km quadrati all’anno tra il 2006 e il 2021. Il colpevole principale è l’espansione urbana.

Se continueremo ad ignorare il problema del cambiamento climatico, le conseguenze saranno molto gravi.

Dalma Bonaiti

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