Il deserto del Sahara ha subito un allagamento, un altro campanello d’allarme del cambiamento climatico ormai fuori controllo
Il deserto del Sahara è una sconfinata distesa di sabbia con una percentuale d’acqua superficiale inferiore all’1%. Alcuni laghi stagionali possono formarsi per brevi periodi durante la stagione delle piogge ma tendono ad evaporare con rapidità a causa delle temperature elevate del deserto.
Di norma l’acqua dovrebbe essere presente in falde acquifere sotterranee, a distanze praticamente inaccessibili nella maggioranza dei casi.
Ma, questa volta, è comparso un vero e proprio lago nel cuore del deserto del Sahara a causa di piogge torrenziali che hanno trasformato il paesaggio del sud-est del Marocco. In due giorni è caduto dal cielo un quantitativo di acqua pari a quello che solitamente cade in un anno, e si tratta di un fenomeno senza precedenti.
Le piogge torrenziali hanno colpito specialmente il villaggio di Rabat con 10 centimetri di pioggia in 24 ore. Un quantitativo estremamente alto se consideriamo il luogo geografico in cui si trova.
Così, la zona colpita sembra totalmente irriconoscibile ed è addirittura ricomparso un lago ormai secco da oltre 50 anni. Il bacino si è rigenerato in poche ore e le dune di sabbia della regione di Merzouga risultano totalmente allagate nelle immagini divulgate dalla NASA.
Il fatto che sia caduta così tanta acqua e che il paesaggio sia in gran parte cambiato è come se avesse trasformato porzioni del deserto in oasi naturali e gli abitanti sono felici e speranzosi, soprattuto considerato la scarsità di acqua del territorio. Considerato che è passato mezzo secolo dall’ultima volta che il paese ha visto una quantità simile d’acqua possiamo immaginare il loro stupore.
Secondo Houssine Youabeb, meteorologo della Direzione Generale della Meteorologia del Marocco, questo evento potrebbe avere effetti duraturi sul clima locale, dal momento che l’aumento dell’umidità potrebbe avere degli strascichi sul meteo.
Se le piogge continuassero le falde acquifere potrebbero essere ricaricate e in generale si potrebbe contrastare con maggiore efficacia la siccità che affligge il Marocco da anni.
Intanto, l’acqua caduta in questi giorni, verrà conservata nelle riserve idriche del paese.
Queste piogge intense hanno avuto anche riscontri negativi. Infatti, hanno provocato 20 vittime e hanno rovinato interi raccolti, infliggendo un duro colpo all’economia del paese. Inoltre, gli allagamenti hanno anche distrutto intere aree rurali e infrastrutture.
Questi eventi climatici inattesi sono un campanello d’allarme che ci ricorda che il cambiamento climatico esiste eccome, e si sta evolvendo portando a conseguenze sempre più tangibili. Basti pensare che uno dei luoghi più secchi della Terra è stato colpito da una vera e propria bomba d’acqua e che il suo meteo potrebbe cambiare drasticamente in futuro.
L’aumento delle temperature globali non provoca solo lo sciogliersi dei ghiacciai: le conseguenze sono riscontrabili in tutto il mondo e la situazione non andrà certo migliorando, specialmente se non vengono presi provvedimenti più drastici.
Il cambiamento climatico è responsabile di diverse conseguenze negative che stiamo già in parte vivendo, come le ondate di calore che diventeranno sempre più frequenti e intense, la desertificazione di alcune aree del mondo, l’inondazione delle coste a causa dell’aumento dei livelli del mare e gli eventi meteorologici estremi come le piogge torrenziali nel deserto o uragani sempre più intensi, come Helene e Milton che si sono abbattuti in Florida nelle ultime settimane.
Quello che è successo nel Sahara, in poche parole, è riconducibile al riscaldamento globale, che va ad intensificare il ciclo dell’acqua, provocando periodi di piogge più abbondanti e, di conseguenza, alluvioni più frequenti e devastanti.
Per quanto questo avvenimento sia stato accolto per lo più favorevolmente dagli abitanti locali, non bisogna dimenticarsi che è un campanello d’allarme che ci ricorda che stiamo navigando in acque pericolose, che ci porteranno sempre più vicini a cambiamenti climatici drastici che saranno impossibili da gestire e controllare.
Ormai è troppo tardi per fare inversione di rotta? Probabilmente sì, ma non è troppo tardi per frenare l’inesorabile avanzata verso ciò che ci attende. Ecco perché bisogna impegnarsi concretamente per fare in modo che gli equilibri climatici del nostro Pianeta quantomeno si stabilizzino invece che peggiorare.
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