Wannabe… Baccalà! La storia di Filiberto è una di quelle classiche. Tra i fornelli dei miei corsi per single, di storie così, ne sono passate tante. E chissà ancora quante ne passeranno, non appena potremo tornare a sfiorarci, toccarci, pizzicarci, sgomitarci!
Lei, Nadia, molto carina. Appariscente. Di quelle che appena entri in una stanza la noti per la sua sicurezza più che per il suo composit reale. Capello perfetto, fisico asciutto e curato, look ricercato (anche troppo per la richiesta della serata, che prevede sempre una mise che faccia stare bene chi la porta ma che al contempo non rubi la scena alla rana pescatrice!).
Filiberto arriva in ritardo, quando i compiti in cucina sono già stati assegnati e l’unica cosa che può fare è mettersi vicino a me e darmi una mano nei compiti di direzione, quelli un po’ più complessi.
Le coppie formatesi sono state casuali, sorteggiate a caso con dei bigliettini. Le donne hanno estratto il nome del loro accompagnatore e così la storia si è ripetuta, come ai tempi delle medie. Nulla di più facile per non incappare in maldestri tentativi alla Marta Flavi.
In fondo, Nadia era pure stata fortunata! Il sorteggio l’aveva omaggiata dell’uomo più simpatico del gruppo, Valerio, tanta verve quanto naso, dove la prima era sicuramente più interessante del secondo.
Grande espressività mimica e complimenti sempre sul vassoio, per questa Nadia che a malapena si faceva sfiorare dalle parole.
Filiberto, invece, col suo incedere dinoccolato, distratto e con l’ingenua curiosità di chi non sa neppure bollire l’acqua, era diventato, in un istante, appena varcata la soglia, la preda di Nadia.
Ovviamente, dalla sua giocava il ciuffo scarmigliato e la maglia grunge, il tutto etichettato da quel po’ di menefreghismo che frega un sacco di ragazze dalla notte dei tempi.
E così fu anche per Nadia.
Ma il gioco, in un attimo, acquisì un inaspettato advance per Nadia: Filiberto si stava rivelando una preda troppo facile anche per lei.
Erano bastati alcuni sorrisi, qualche domanda ingenua cui il nostro non poteva che rispondere con assoluta sicurezza, per metterlo subito in risalto e farlo diventare uomo della serata.
Ma quale uomo… l’unica cosa che Filiberto diventò fu un baccalà, come la sua espressione dopo essere stato concupito dalla bella Nadia!
Il classico gioco uomo-donna del: sono un uomo e non ti calcolo – allora, io donna ti adulo – quindi tu uomo inizi a cedere – per cui una volta che ti ho dimostrato quanto posso essere adulatrice tu cedi – a me, donna, non rimane che vincerti definitivamente e, dopo che ho ottenuto ciò che voglio, decidere se abbandonarti o meno… ecco, questo classico gioco aveva trovato sfogo nell’arco di quelle 3 ore ai fornelli.
Ci fu un seguito (anche per il baccalà). Ma quella, è un’altra storia!
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