L’Italia è una delle mete turistiche più ambite del mondo, grazie alla sua ricchezza di arte, cultura, storia e paesaggi mozzafiato. Ma quali sono le città italiane che registrano il maggior numero di presenze turistiche? In questo articolo, esploreremo le destinazioni più popolari del paese e i motivi per cui attirano milioni di visitatori ogni anno. Dalla romantica Venezia alla monumentale Roma, passando per la vivace Firenze e la raffinata Milano, scopriamo insieme le città italiane che non deludono mai le aspettative dei turisti.
L’area Sud e Isole chiude l’anno con la crescita meno significativa, registrando un +4,4%. Il Nord Est ha avuto un incremento inferiore alla media nazionale (+7%), contrariamente al Nord Ovest e al Centro, che mostrano un aumento superiore di oltre 2 punti percentuali rispetto alla media, con rispettivamente +11,7% e +10,4%.
La ricettività alberghiera e extra-alberghiera mostra una crescita stimata del +9,3%, con 276,2 milioni di presenze turistiche, mentre il settore extra-alberghiero evidenzia un +6,1% con 169,1 milioni di pernottamenti. Le varie aree turistiche segnalano complessivamente un aumento della domanda. Tra le più apprezzate nel 2023, le strutture ricettive nelle città/centri d’arte (+11,4%) e nelle zone montane (+11,1%) si sono dimostrate le più popolari. Le stime sono positive anche per le strutture nelle aree rurali/collinari (+10,3%) e termali (+10,2%), così come per le località lacustri (+9,6%) e di “altro interesse” (+9%). La crescita dei flussi turistici è stata la più bassa (+3%), prevalentemente a causa della diminuzione della domanda da parte del mercato italiano.
Aumento della attività turistica
Il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti nella sua recente ricerca ha rilevato un aumento della attività turistica nel nostro Paese. Rispetto al 2019 e al periodo pre-Covid, si è notato un incremento delle visite. Le strutture ricettive hanno registrato un totale di 445,3 milioni di presenze, che rappresenta un aumento dell’8,1% rispetto all’anno precedente. Anche rispetto al periodo pre-pandemia, c’è stata un’ascesa, avendo avuto in quell’epoca 436,7 milioni di turisti, cioè, 8,6 milioni in meno. Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, commenta che le previsioni per il finale del 2023, segnalando la ripresa del settore turistico che sembra aver raggiunto livelli superiori al tempo pre-pandemia, sono incoraggianti per iniziare l’anno positivamente. Sottolinea che si deve continuare a investire nel settore, che è un grande motore per l’economia nazionale.
Le sfide future includono la destagionalizzazione, la digitalizzazione e il miglioramento della formazione e della qualità dell’industria turistica nel suo complesso. Con una collaborazione integrata, ci si può preparare a superarle.
Un fattore significativo nella ripresa del settore turistico è stato il ritorno dei turisti stranieri. Hanno influenzato fortemente l’aumento rispetto al 2019, registrando un incremento del 13,7% nel 2022 con un totale di più di 228,5 milioni di presenze (rispetto ai 220,6 milioni del 2019). In confronto, l’espansione del mercato italiano è stata meno vigorosa, con una crescita del 2,8% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 216,8 milioni di pernottamenti (confrontato con i 216 milioni del 2019).
Cosa succederà nel 2024
Il turismo italiano è sempre stato una delle principali fonti di reddito del paese, ma le tendenze dei viaggiatori e le dinamiche del settore sono in costante mutamento. Nel 2024, cosa succederà nel turismo italiano? Quali saranno le principali sfide e opportunità che il settore dovrà affrontare? In questo articolo, esploreremo le previsioni e le tendenze del turismo italiano nel prossimo futuro.
Vittorio Messina, il presidente di Assoturismo Confesercenti, sostiene che il turismo continua a mostrare la sua forza e la sua capacità di guidare l’economia nazionale, ma che è necessario continuare a supportarlo. Si intravedono segnali di incertezza per il 2024: il 59,6% delle aziende intervistate prevede un andamento stabile per la prima parte dell’anno (nel primo trimestre del 2023, la domanda media è cresciuta del 30%). Al contrario, il 19,7% si aspetta un aumento del flusso turistico, mentre circa il 20,7% prevede una diminuzione. Le preoccupazioni sono più alte tra gli imprenditori nelle località costiere, aree rurali e collinari. Tuttavia, sembra esserci un po’ più di ottimismo tra le aziende nelle città e nei centri d’arte.
Secondo i dati dell’Istat, le città italiane più popolari tra i turisti, misurato in termini di presenza nelle strutture di alloggio, includono:
Altre destinazioni popolari sono Cavallino-Treporti (Ve), San Michele al Tagliamento (Ve), Jesolo (Ve), Caorle (Ve) e Napoli.
Roma raggiunge il numero più alto di visitatori grazie al suo ricco patrimonio storico e culturale, oltre alla presenza del Vaticano. Tuttavia, Venezia e Milano, nonostante non possiedano siti storico-artistici tra i dieci più visitati, sono mete frequentate per la bellezza intrinseca delle città, per le attrazioni gratuite (che non compaiono nell’elenco) e per eventi specifici, come la Milano Fashion Week e il Salone del Mobile.
Inoltre, una quota significativa di turisti è attratta dal turismo di mare, come evidenziato dalla presenza di Rimini e di quattro località costiere della provincia di Venezia nella classifica.
I siti italiani più frequentati
Quindi, quali sono i siti patrimonio culturale italiano più frequentati, incluso musei, gallerie d’arte, monumenti storici, e aree archeologiche di proprietà statali? La classifica del 2019 dal Ministero dei Beni Culturali italiana elenca:
La classifica non include luoghi di interesse che offrono ingresso gratuito, come il Pantheon di Roma, che dal 2023 sarà a pagamento e che nel 2019 ha visto circa nove milioni di visitatori, indiscutibilmente il sito più visitato in Italia. Allo stesso modo, non vengono inclusi il Duomo di Milano e la Basilica di San Marco a Venezia, che sono solo parzialmente a pagamento, così come i siti del Vaticano e le strutture della Curia non sono considerati.
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