Dalla suggestiva Berlino alla Trieste di Joyce, passando per i mercatini di Marsiglia e i locali di tapas a Siviglia, le passeggiate in città premiano il viaggiatore curioso. Sono sei, secondo una speciale classifica del Guardian, le migliori città dedicate a chi ama camminare.
Niente infatti rivela una città come una lunga passeggiata a piedi, dimostrandosi forse l’unico modo per creare un luogo proprio, e portare alla luce angoli segreti, non sempre presenti in mappe o guide turistiche.
A Berlino, passeggiare a zonzo senza pianificare la meta permetterà di scoprire le differenze che ancora sussistono tra Est e Ovest. Il Guardian consiglia di tracciare un percorso partendo dal quartiere Hansa, dove famosi architetti hanno progettato edifici residenziali modernisti in un sito distrutto nella seconda guerra mondiale. Da qui si prosegue verso il parco cittadino Tiergarten, l’immensa Alexanderplatz, che trasuda ancora qualcosa del vecchio Oriente mentre a Prenzlauer Berg, si possono trovare bei caffè e punti ristoro.
Le peregrinazioni di James Joyce per Trieste sono state di ispirazione per le camminate dublinesi di Leopold Bloom e Stephen Dedalus che avrebbero fornito le due trame di “Ulisse“. Agosto viene indicato come il mese ideale per camminare per la città, godendo appieno dei caffè all’aperto e del lungomare. Uno dei caffè più grandi, il Caffè degli Specchi si trova sulla piazza principale, Piazza Unità d’Italia. Questo è il luogo ideale per iniziare una passeggiata a zigzag, che comprende il museo Joyce, la collezione d’arte del Museo Revoltella e il grazioso Borgo Teresiano.
Nella classifica del Guardian trovano spazio i “mercati moreschi” di Marsiglia. L’antica città francese ha tutto: il Vieux-Port affacciato sul mare, le strade strette e tortuose del quartiere di Le Panier, l’ampia vista dalla Basilique Notre-Dame de la Garde. A soli tre isolati dal porto c’è il marché Noailles, dove farsi catturare dagli odori di spezie, sorseggiando un tè alla menta.
La capitale portoghese dà il meglio di sé all’inizio e alla fine della giornata, prima che le strade si riempiano di gente e di sole. Passeggiando per Lisbona tra strade strette e ripide, si incontreranno deliziosi bar che “si riempiono delle malinconiche note del fado dal vivo dopo il tramonto“.
A Kierkegaard piaceva sempre camminare sul lato in ombra della strada e la sua città natale, Copenaghen accoglie benevola chi decide di scoprirla a piedi. Il Guardian suggerisce di partire alla scoperta del cimitero di Assistens, dove proprio il filosofo è sepolto. Oltre le mura c’è il quartiere di Nørrebro, pieno di negozi di abbigliamento firmato e gallerie, murales e punti vendita di birra artigianale. Da qui, si può continuare alla deriva pensierosa verso l’area del porto e godere dell’incedere lento delle barche.
A Siviglia, infine, è facile perdersi tra il torpore andaluso, inseguendo tapas bar, cerveza e lasciandosi trasportare dalle note del flamenco. Per questo, il giornale inglese consiglia di seguire il percorso più famoso della città, ovvero la Processione della Settimana Santa. Seguendo strade e piazze che confluiscono alla Cattedrale della città.
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