Regno Unito, dal 1° ottobre servirà il passaporto: alla scoperta di Londra

A partire dalla mezzanotte del 31 gennaio 2020, il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea. Non è più, quindi, uno Stato membro dell’UE. Le conseguenze per il Paese sono molteplici e, diverse, riguardano anche i cittadini membri dell’Unione Europea.

Il cambiamento principale riguarda gli spostamenti verso il Regno Unito. Infatti, a partire dal prossimo 1° ottobre, tutti i cittadini dei Paesi membri dell’Unione che vorranno entrare nel Paese dovranno essere muniti di passaporto. Questo, dovrà essere in corso di validità per tutta la durata del soggiorno. Di conseguenza le carte d’identità europee, compresa quella italiana, non verranno più accettate per l’ingresso in UK.

Regno Unito: quando non servirà il passaporto per entrare nel Paese

Per entrare nel Regno Unito, però, ci saranno delle eccezioni per quanto riguarda la richiesta del passaporto. Tutti i passeggeri provenineti dall’UE/EEA o dalla Svizzera potranno entrare nel Paese mostrando una cartà di validità valida fino al 31 dicembre 2025. Questo, solo se saranno in possesso di un permesso familiare “Eu Settlement Scheme”. Inoltre, potranno accedere senza passaporto coloro che hanno ottenuto un permesso di ricongiungimento familiare o di lavoro frontaliero. Ma anche i visitatori S2 Healtcare o i fornitori di servizi svizzeri.

Green Pass: serve per entrare in UK?

Mentre in Italia il Green pass è stato esteso a tutti i luoghi di lavoro, sia pubblici che privati, nel Regno Unito il Governo britannico ha deciso di non introdurre l’uso della certificazione verde. Questa, infatti, non sarà richiesta per le attività pubbliche e gli eventi e non servirà dunque per accedere ai locali notturni, ai concerti o nelle discoteche.

Per quanto riguarda invece la quarantena, per chi si reca nel Regno Unito dall’Unione Europea ed è vaccinato, è stata abolita. Dal 2 agosto, infatti, chi ha completato il ciclo vaccinale non dovrà sottoporsi all’isolamente fiduciario. Il ministro dei Trasporti, Grant Shapps, ha annunciato che dal 4 ottobre prossimo non ci sarà più l’obbligo di test negativo anti Covid alla partenza, per chi viaggia o rientra in Inghilterra, purchè doppiamente vaccinato. Chi entrerà nel Paese dovrà però sottoporsi ad un test prima di atterrare e a un secondo da effettuare due giorni dopo l’arrivo.

Londra: i luoghi da non lasciarsi scappare

Tra le mete più gettonate del Regno Unito c’è sicuramente Londra. Tutti, prima o poi, passano dalla capitale per ammirare le sue bellezze. Oltre ai luoghi più turistici, come Buckingham Palace, il Tower Bridge e il Big Ben, Londra riserva moltissime sorprese nascoste.

È impossibile, soggiornando per diversi giorni a Londra, non visitare i suoi musei. Per chi conosce già la città e ha già visitato quelli più importanti, come la Tate Modern e il British Museum, una tappa fondamentale è la Saatchi Gallery. Aperta da Charles Saatchi nel 1985, è una delle gallerie londinesi di arte contemporanea più famose. Situata nel quartiere di Chelsea, è tappa obbligata per tutti gli amanti dell’arte ed è, come la maggior parte dei musei e luoghi culturali di Londra, a ingresso gratuito.

 

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Gli amanti del Giappone avranno già sentito parlare del Kyoto Garden, situato nel cuore di Londra. Questo angolo nipponico si trova a Holland Park, tra i parchi della capitale più rinomati, ed è aperto dalle 7:30 al tramonto. Qui i turisti, e non solo, hanno l’occasione di camminare in mezzo a coloratissimi pavoni e ammirare un piccolo laghetto in stile giapponese, con tanto di carpe.

 

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A Londra è possibile scovare anche un piccolo angolo di India. Alla periferia della città, nel quartiere di Brent, sorge lo Shri Swaminarayan Mandir, conosciuto anche come Neasden Temple. Questo, oltre ad essere il più grande tempio indù al di fuori dell’India, è anche uno dei luoghi più incantevoli di Londra.

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