Il Comitato direttivo del Premio Strega ha selezionato i dodici libri che si contenderanno la vittoria dell’edizione del 2021 (la 75esima). Ecco le opere in semifinale: “Il libro delle case” di Andrea Bajani, pubblicato da Feltrinelli; “Il pane perduto” di Edith Bruck, pubblicato da La nave di Teseo; “Splendi come vita” di Maria Grazia Calandrone, pubblicato da Ponte delle Grazie; “L’acqua del lago non è mai dolce” di Giulia Caminito, pubblicato da Bompiani; “Sembrava bellezza” di Teresa Ciabatti, pubblicato da Mondadori; “Borgo sud” di Donatella Di Pietrantonio, pubblicato da Einaudi; “Cara pace” di Lisa Ginzburg, pubblicato da Ponte delle Grazie; “Le ripetizioni” di Giulio Mozzi, pubblicato da Marsilio; “La casa delle madri” di Daniele Petruccioli, pubblicato da TerraRossa; “Due vite” di Emanuele Trevi, pubblicato da Neri Pozza; “Adorazione” di Alice Urciuolo, pubblicato da 66thand2nd; “L’anno che a Roma fu due volte Natale” di Roberto Venturini, pubblicato da Sem.
Quest’anno il Comitato direttivo è composto da Pietro Abate, Valeria Della Valle, Giuseppe D’Avino, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Helena Janeczek, Melania G. Mazzucco, Gabriel Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine. “Fra i sessantadue titoli proposti abbiamo notato il ricorrere della distopia e dell’autobiografia, e una generale diffidenza nel romanzo di intreccio e di genere. Le autrici e gli autori prescelti rappresentano più generazioni, con un’escursione anagrafica agli estremi di ben sessantatré anni. Nella maggioranza però sono nati negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. I titoli selezionati nel 2021 raccontano per la maggior parte storie legate al vissuto personale dell’autrice o dell’autore, al suo mondo privato e prossimo (amici, parenti, conoscenti), e alla geografia locale, provinciale, talvolta rionale. In qualche caso questo vissuto incrocia la grande storia, più spesso si tratta invece di microstorie intime”. Lo spiega Melania G. Mazzucco, la presidente del Comitato Direttivo.
“Sono storie di famiglie, dominano le figure delle madri – spesso anaffettive, furiosamente antagoniste – e delle sorelle, mentre i padri sono quasi assenti, sgraditi, superflui o silenziati”, prosegue Mazzucco. “Sono storie di bambine senza infanzia, adolescenti solitarie o emarginate. Il sentimento dell’esclusione sociale e del rancore incendia alcun di questi libri. Sono storie di testimonianza, di vita vissuta o prossima. Sono storie domestiche, nelle quali la casa – abitata, posseduta, perduta, occupata, infestata di oggetti – diventa personaggio. Nell’anno del confinamento nelle mura domestiche o nelle mura metaforiche dei nostri confini nazionali, è certo una coincidenza non casuale”.
Tutti i libri in semifinale verranno letti e votati da una giuria composta da 660 aventi diritto. Ai voti degli Amici della domenica di aggiungeranno quelli espressi da studiosi, traduttori e appassionati della lingua e della letteratura italiana selezionati dagli Istituti italiani di cultura all’estero, lettori forti scelti da librerie indipendenti distribuite in tutta Italia, voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra i quali i circoli istituiti dalle biblioteche di Roma. La prima votazione, che selezionerà la cinquina dei finalisti, si terrà giovedì 10 giugno, mentre l’elezione del vincitore si svolgerà giovedì 8 luglio.
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