Dagli stipendi bassi a un mancato equilibrio tra vita privata e impiego. Ecco perchè in tanti vogliono cambiare lavoro
La qualità della vita è uno degli aspetti principali che rendono attrattivo un lavoro per molte persone. Quando devono scegliere un’azienda per un nuovo impiego, gli italiani mettono al primo posto l’equilibrio tra vita e lavoro, seguito da un ambiente lavorativo piacevole e da un buon stipendio. Questi sono alcuni dei risultati che emergono dal Randstad Employer Brand Research, dal quale risulta che Ferrari è il datore di lavoro ideale per la maggior parte degli italiani.
L’indagine è stata realizzata intervistando quasi 7.000 lavoratori in Italia, con un’età compresa tra i 18 e i 64 anni, ai quali è stata chiesta l’attrattività di 150 potenziali datori di lavoro. La ricerca è stata svolta contemporaneamente in 32 diversi Paesi del mondo, permettendo di ottenere una visione globale delle aspettative dei lavoratori.
Secondo l’indagine, gli italiani considerano la qualità della vita come l’aspetto più importante nella scelta di un’azienda. L’equilibrio tra vita e lavoro è il fattore principale, seguito da un ambiente lavorativo piacevole e da una retribuzione adeguata. Tuttavia, un elemento significativo che influisce nelle scelte lavorative è l’inflazione crescente. Una retribuzione che non tiene il passo con il costo della vita è il motivo principale per cui un lavoratore decide di cambiare azienda.
Almeno la metà dei dipendenti, pari al 47%, non ha ricevuto aumenti salariali adeguati negli ultimi due anni per compensare l’aumento del costo della vita. Questo ha portato un lavoratore su tre a cercare un nuovo lavoro: il 12% lo ha fatto negli ultimi sei mesi, mentre il 24% prevede di farlo nei prossimi sei mesi.
La ricerca ha anche focalizzato l’attenzione sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nel contesto lavorativo. Il 33% degli italiani utilizza regolarmente strumenti di IA, e oltre il 50% ritiene che questa tecnologia avrà un impatto significativo sul mondo del lavoro nei prossimi cinque anni, principalmente in modo positivo.
Le azioni per promuovere l’equità sul lavoro sono ancora insufficienti. Solo la metà dei datori di lavoro si impegna realmente a valorizzare la diversità, garantire la parità salariale e offrire le stesse opportunità di carriera o di riqualificazione a tutti i dipendenti.
Marco Ceresa, Group CEO di Randstad, ha commentato: “Gli italiani oggi ricercano in un nuovo lavoro soprattutto benessere e conciliazione con la vita personale, anche se l’aspetto economico è tutt’altro che secondario in un contesto di forte inflazione. È molto importante analizzare questi risultati in un momento di grande cambiamento, che investe soprattutto le aspettative dei lavoratori. Emergono ampie divergenze di percezione tra donne e uomini e tra generazioni, a dimostrazione delle diverse dinamiche in evoluzione nelle organizzazioni, che i datori di lavoro devono analizzare con attenzione per adattare strategie di reclutamento, fidelizzazione e sviluppo dei talenti”.
A vincere il Randstad Employer Brand 2024 è stata la Ferrari, che ha raccolto il 71,32% delle preferenze dei lavoratori. I fattori principali che rendono Ferrari l’azienda più ambita sono la solidità finanziaria, la reputazione e la sicurezza del lavoro a lungo termine. Michele Antoniazzi, Chief Human Resources Officer di Ferrari, ha dichiarato: “Siamo felici di ricevere questo premio, che riconosce Ferrari come l’azienda più ambita dai lavoratori italiani. È la conferma di un impegno costante per le nostre persone, nonché della nostra comprensione delle loro aspirazioni e aspettative. Continueremo a valorizzare la diversità e l’uguaglianza di genere non solo in termini salariali, ma anche garantendo a tutti i nostri dipendenti le stesse opportunità di crescita professionale basandosi esclusivamente sul merito”.
L’indagine ha rivelato che i lavoratori italiani cercano principalmente l’equilibrio tra lavoro e vita privata (62%), un’atmosfera di lavoro piacevole (60%), retribuzioni e benefit interessanti (57%), sicurezza del lavoro (51%) e opportunità di avanzamento di carriera (49%). Tuttavia, c’è una significativa disparità tra ciò che i lavoratori desiderano e ciò che le aziende offrono attualmente.
Tra i settori più attrattivi per i lavoratori italiani, i media sono al primo posto con il 62% delle preferenze, seguiti dall’automotive (60%) e dall’industria aeronautica (58%). Altri settori attrattivi includono i farmaceutici, l’elettronica, le spedizioni e l’ICT.
La propensione a cambiare lavoro è rimasta stabile rispetto all’anno precedente. Il 12% degli italiani ha cambiato lavoro negli ultimi sei mesi, mentre il 24% prevede di farlo a breve. I principali motivi che spingono a cambiare lavoro sono una retribuzione insufficiente (41%), il miglioramento dell’equilibrio vita-lavoro (36%) e la mancanza di opportunità di crescita (29%).
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