Il prossimo weekend, l’ultimo di ottobre, alle 3.00, diremo addio all’ora legale, per tornare all’ora solare.
Si dormirà un’ora di più, ma perderemo un’ora di luce al pomeriggio (guadagnandola però al mattino). L’ora solare sarà in vigore dal 31 ottobre fino all’ultimo weekend di marzo: domenica 27 marzo 2022 le lancette torneranno avanti, e tornerà in vigore l’ora legale.
Perché c’è il cambio dell’ora
L’ora solare è la convenzione di spostare indietro di un’ora le lancette dell’orologio, per poter sfruttare al meglio l’irradiazione del sole, durante il periodo autunno-inverno.
Lo scopo principale è quello di agevolare un risparmio energetico, grazie ad un utilizzo minore dell’illuminazione elettrica. Nel periodo primavera-estate i mesi che segnano il maggior risparmio energetico sono aprile e ottobre. Spostando in avanti le lancette di un’ora si ritarda, infatti, l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento.
Nei mesi estivi l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali. Ovvero quando le attività lavorative sono per lo più terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico.
Secondo i dati di Terna nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi per 450 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 170 mila famiglie, con un conseguente risparmio economico di circa 105 milioni di euro.
Ricadute positive anche in termini di sostenibilità ambientale: il minor consumo elettrico, infatti, ha consentito al Paese di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 215 mila tonnellate.
Gli effetti psico-fisici del cambio d’ora
A cambiare sarà soprattutto il numero di ore di luce durante la giornata, che proprio durante i mesi invernali diminuiscono drasticamente. Anche se, di contro, potremo dormire un’ora in più del solito. Si tratta di un cambiamento che per molti è impercettibile ma che ha una serie di ripercussioni sulle nostre capacità psicofisiche.
Si stima che ben 12 milioni di italiani soffrono disagi importanti nel periodo in cui cambia l’ora. Il passaggio dall’ora legale all’ora solare, avviene in autunno, quando la riduzione delle ore di luce e la temperature più fredde spingono a una sorte di “depressione stagionale”. Nei giorni successivi al cambio dell’ora, alcune persone lamentano un’alterazione del ciclo sonno-veglia, come se stessero subendo gli effetti di un jet-lag. Molti presentano stress, fatica, sensazione di spaesamento e difficoltà a riprendere i soliti orari, nei giorni successivi.
Per affrontare al meglio questi disagi si consiglia di andare a dormire sempre alla stessa ora, consumare pasti leggeri, bere molta acqua e fare una regolare attività fisica.