“Finché morte non ci separi”, così recita la formula che si pronuncia nel momento in cui si decide di sposarsi, con la convinzione che l’unione possa durare per il resto della propria vita. Ma è davvero sempre così? Purtroppo accade sempre più raramente, come dimostra l’elevato numero di persone che arrivano a separarsi, spesso anche a distanza di poco tempo dalle nozze dopo avere verificato di avere caratteri e aspettative differenti.
Questa non è però l’unica tendenza che sta diventando sempre più diffusa: è in crescita, infatti, il numero di persone che sceglie di avere un “matrimonio aperto”, formula che sembra negare l’essenza stessa del matrimonio, visto che porta entrambi i coniugi ad avere storie parallele e a ritenerlo più che naturale.
Avere un rapporto che duri negli anni non è mai semplice, ma anzi può comportare sacrifici da entrambe le parti, fatti però con la consapevolezza di preservare un sentimento che si ritiene importante. Un modo di agire simile, però, sta diventando sempre più raro, al punto tale da decidere di prendere le distanze dal partner alla prima difficoltà o quasi.
C’è chi ritiene però sia necessario trovare nuove modalità per rendere la relazione non scontata ed evitare di essere vittime della routine. Non si tratta però di organizzare momenti speciali per ravvivare la passione, ma bensì di trovare qualcosa di soddisfacente al di fuori della coppia, insomma portare avanti un “matrimonio aperto”.
Insomma, la monogamia non è sempre sinonimo di felicità. A metterlo in evidenza è Ashley Madison, piattaforma leader internazionale per chi è alla ricerca di love affair extraconiugali. Più della metà degli iscritti, infatti, ritiene che un rapporto non monogamo possa garantire benefici e entrambi i componenti della coppia. Un pensiero che è condiviso anche dal 22% degli italiani.
Chi pensa che siano soprattutto gli uomini a cercare una passione extra deve però ricredersi. Le donne sono quelle più convinte che una relazione non monogama possa fare bene alla sessualità individuale e a quella di coppia. Una concezione simile si concretizza in un punteggio di 4,08 (da una scala che va da 1, basso beneficio, a 5, alto beneficio), mentre gli uomini non superano il 3,98.
C’è inoltre un altro dato che dovrebbe fare riflettere. Un matrimonio aperto non viene portato avanti solo per soddisfare un’attrazione fisica o per uno “sfogo”, ma anzi c’è chi arriva a sviluppare un vero e proprio sentimento. Non a caso, l’80% delle persone che ha preso parte all’indagine è convinta che sia possibile amare contemporaneamente due persone. Il 65% ha ammesso di avere vissuto personalmente questa esperienza.
Non è escluso che chi si appresta a sposarsi a breve possa avere messo in chiaro con il partner l’idea di avere una relazione simile. Del resto, se entrambi ne sono consapevoli non potrebbe essere considerato un vero e proprio tradimento.
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