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Moda

Critiche e polemiche sul Victoria’s Secret Show 2024

Dopo sei anni sono tornati a sfilare in passerella gli angeli di Vistoria’s Secret ma le polemiche non sono mancate

Lo scorso 15 ottobre è andata in scena la sfilata di Victoria’s Secret a New York, un grande ritorno dopo sei anni in cui il noto marchio di lingerie aveva deciso di non fare sfilare i propri “angeli”, ovvero le modelle del brand. 

L’obiettivo di questa sfilata voleva essere quello di mostrare un’immagine più fresca e contemporanea del brand, svecchiandolo di alcune rigidità che in passato avevano fatto finire il marchio sotto i riflettori e non per i giusti motivi.

Scopriamo perché Victoria’s Secret doveva migliorare la propria brand image e quali sono state le critiche rivolte alla sfilata 2024.

Il crollo delle vendite e della brand reputation del 2018

Il marchio Vicoria’s Secret è nato a San Francisco nel 1977 per dare vita a un nuovo tipo di lingerie più stravagante, colorata e sexy e possiamo dire che in tutto questo tempo abbia tenuto fede al suo obiettivo principale.

Ma i tempi cambiano e anche la moda deve rispettarli, quando un marchio non riesce a cavalcare l’onda della contemporaneità finisce per andare in negativo, un po’ come quello che è successo a Victoria’s Secret nel 2019, quando ha subito un crollo delle vendite del 40%.

L’errore commesso? La mancata sensibilità rispetto a tematiche etiche ed ambientali importantissime per il mondo di oggi e non solo. Un’altra questione che ha reso sempre meno celebre il marchio, oltre all’approvvigionamento poco etico dei materiali, è stato il peso delle modelle.

In passato gli “angeli” che indossavano la lingerie di Victoria’s Secret erano modelle perfette e magrissime e questo nella società attuale è un’arma a doppio taglio, perché per quanto si ricerchi la perfezione, l’inclusione sembra vincere a livello gerarchico di importanza ed è indispensabile dimostrarsi più inclusivi nel mondo della moda contemporaneo se non si vuole pagare un caro prezzo a livello di consensi e successo.

Una polemica piuttosto aspra riguardò proprio lo slogan “The Perfect Body” che costò al marchio l’annullamento della sfilata in programma per il 2019, con una petizione firmata da oltre 30.000 persone. 

La perfezione non è un termine di paragone

Le implicazioni psicologiche che comporta avere dei modelli estetici inarrivabili sono gravose, soprattutto per quanto riguarda le giovani donne e adolescenti, che possono sviluppare vere e proprie patologie legate al loro aspetto fisico. E se prima questo avveniva principalmente riguardo al corpo femminile, anche il popolo maschile sta cominciando ad accusare il colpo dello stereotipo fisico che lede all’autostima e alla propria percezione.

I disturbi del comportamento alimentare, la depressione e l’isolamento sociale sono tutti effetti collaterali di questa malsana stereotipizzazione del corpo e i brand di tutto il mondo devono prenderne atto, Victorias’s Secret compresa, se vogliono continuare ad esistere. 

La pioggia di critiche per la sfilata 2024

Il grande ritorno di Victoria’s Secret in passerella dopo 6 anni voleva essere più inclusivo e mostrare un passo avanti rispetto al passato che, tuttavia, in molti non hanno percepito. 

Tra i commenti online si legge che la maggior parte delle persone ritiene i modelli qualcosa di scadente o già visto diverse volte in passato, e addirittura additano l’intera sfilata come una manifestazione anti-femminista.

Infatti, per quanto abbiano cercato di diversificare gli “angeli” per statura e fisico, la maggior parte delle modelle ha continuato a rappresentare quel canone di perfezione inarrivabile che in passato era stato tanto criticato e aveva portato 30.000 persone a firmare quella petizione. Un cliché pericoloso che, a detta di molti, andava estirpato più in profondità. 

In poche parole, ci si aspettava che il brand risultasse più inclusivo ma pare abbia fallito. Nonostante abbiano sfilato alcune modelle curvy e delle modelle over 50, il messaggio globale non è stato sufficientemente efficace o rivoluzionario e queste piccole novità sono sembrate un “contentino” per salvare il volto del brand da eventuali polemiche che tuttavia ci sono state. 

Victoria’s Secret è diventato un marchio più inclusivo?

Per quanto il cambiamento non sia emerso come sperato durante la sfilata, Victoria’s Secret ha cercato di cambiare e migliorarsi a livello di inclusione negli ultimi anni.

Infatti, ha cominciato a produrre nuove taglie dei suoi capi  e ha scelto modelle con sindrome di down o over 60 per le sue campagne pubblicitarie, tuttavia non sono state inserite nella sfilata e questo ha fatto storcere il naso a chi si aspettava di vedere quel passo in più nella direzione giusta specialmente durante la sfilata. 

Alessia Barra

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