Carl Gustav Jung (1875-1961), psichiatra svizzero, fu un archeologo nei labirinti della mente umana. Ha ampliato i confini della psicologia del profondo, oltre gli orizzonti della psicoanalisi freudiana, raggiungendo territori inesplorati. Ha proposto un modello inedito, ancora oggi attuale, di vita umana aperta all’infinito. Si può condividere o rifiutare Jung, non se ne può fare a meno.
La versione di Carl non è un saggio sulla psicologia analitica, ma un viaggio alla scoperta del mito di Jung, della sua attualità, attraverso una narrazione che vuole raccontare la biografia dello scienziato ma anche del filosofo, utilizzando la tecnica del romanzo. E come tale va letto, come un romanzo che narra le vicende umane, le passioni, i sentimenti, le geniali intuizioni di uno scienziato che ha lasciato una traccia indelebile nella storia del secolo scorso, in tutti i campi del sapere, non solo nella psichiatria e nell’affrontare il male oscuro che sconvolge la vita di tanti individui, ma anche nella filosofia, nell’antropologia, nell’apertura mentale verso altre culture, come la grande tradizione filosofica e spirituale dell’Oriente.
A chi gli chiedeva quale fosse la differenza tra lui e il suo vecchio amico Sigmund Freud, un rapporto peraltro travagliato, Jung soleva rispondere: “Io ho Kant, Freud no”.
Il libro di Andrea Pamparana presenta anche un apparato bibliografico, un glossario dei termini più frequenti nella psicologia analitica di Jung e una intervista ad uno psichiatra italiano di formazione junghiana, il dottor Adriano Pignatelli.
L’AUTORE
Andrea Pamparana, nato a Milano nel 1953, giornalista, scrittore, sceneggiatore. Per TAB Edizioni ha pubblicato un saggio sulla depressione, Prozac, la pillola della felicità. Vice direttore del Tg5 dal 2000 al 2016, curatore della rubrica Indignato speciale, collabora da anni con la radio RTL102,5 e firma Emoticon, opinioni a confronto, sulla piattaforma on line Newsby.it. Ha scritto trenta libri, spaziando dalla cronaca giudiziaria, alla criminalità organizzata, alle biografie. In questi ultimi anni ha riscoperto l’antica passione per i temi della psicologia e delle neuroscienze.