L’Institute of Masters of Wine ha comunicato dieci nuovi Master of Wine e tra questi c’è Gabriele Gorelli, il primo Master of Wine italiano in 68 anni di storia del famoso istituto londinese.
Gabriele Gorelli è esperto di vino e designer, nato e cresciuto a Montalcino, in Toscana. Con una laurea in lingue straniere – parla correntemente inglese e francese – e una grande passione per il marketing nel 2004 ha fondato la Brookshaw & Gorelli, una agenzia di design per la progettazione di contenuti video per il mondo del vino. Nel 2015 inizia l’attività di consulenza per la vendita e il marketing di vino, sempre sotto un brand creato da lui, KH Wines.
Gabriele Gorelli è stato annunciato come Master of Wine (MW Italia) in queste ore insieme ad altri 9 colleghi: James Doidge MW (Regno Unito), Susan Lin MW (Stati Uniti), Moritz Nikolaus Lueke MW (Germania), Sophie Parker -Thomson MW (Nuova Zelanda), Álvaro Ribalta Millán MW (Regno Unito), Tze Sam MW (Regno Unito), Melissa Saunders MW (Stati Uniti), Kryss Speegle MW (Stati Uniti) e Clare Tooley MW (Stati Uniti).
“Attualmente sono 418 i MW nel mondo: 149 donne e 269 uomini che vivono o lavorano in 32 paesi. Dal primo esame nel 1953, 493 persone sono diventate un MW. Gli MW hanno dimostrato la loro comprensione di tutti gli aspetti del vino superando l’esame Master of Wine, riconosciuto in tutto il mondo per il suo rigore e gli standard elevati. L’esame MW si compone di tre parti distinte: la teoria e gli esami pratici sostenuti alla fine della fase due e il documento di ricerca presentato alla fine della fase tre. Il Research Paper è uno studio approfondito su un argomento legato al vino da qualsiasi area delle scienze, delle arti, delle scienze umane o delle scienze sociali. Oltre a superare l’esame e prima che i nuovi membri abbiano il diritto di utilizzare il titolo di Master of Wine o le iniziali MW, devono firmare il codice di condotta dell’IMW. Firmando il codice di condotta, i MW accettano di agire con onestà, integrità e di utilizzare ogni opportunità per condividere la loro comprensione del vino con gli altri” [fonte: Institute of Masters of Wine].
Gabriele Gorelli ha presentato una tesi di argomento molto tecnico: “Quercetin precipitation in Brunello di Montalcino. What are the organic fining options to prevent this phenomenon occurring in bottle?”.
Lasciamo ai tecnici le disquisizioni sulla precipitazione della quercetina. Brindiamo invece, con un buon calice di Brunello di Montalcino, a questo ragazzo che entra nella storia del mondo del vino italiano.
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