La forma del calice può influire sul gusto del vino e ognuno ha la sua particolarità in grado di influenzare persino il sapore all’assaggio
Bere vino può regalare un’ esperienza sensoriale davvero particolare, soprattutto per coloro che amano e sono appassionati di questa raffinata e millenaria bevanda. Come si sa, ogni tipologia di vino ha un gusto e una storia differente, che dipende dalla varietà dell’uva utilizzata, sia dalla regione di produzione, dal metodo di vinificazione, ecc. Ogni vino ha le sue particolari caratteristiche che lo rendono unico.
Sorseggiare vino e immergersi nei suoi sapori e nelle sfumature di varie note gustative, è un fattore che non dipende al 100% solo dalla tipologia, ci sono anche altri elementi che possono influenzarne il sapore, e nel peggiore dei casi potrebbero rischiare anche di cambiarlo, in peggio. Tra questi, uno dei fattori più influenti è la scelta del bicchiere da vino (calice) in cui viene servito.
Vino e bicchiere in un connubio perfetto
Per rendere la degustazione un’esperienza davvero unica, tutto deve essere fatto con criterio. I veri amanti del vino questo lo sanno bene, certi elementi non possono essere ignorati o scelti a caso, perchè questo potrebbe cambiare tutto. Tra questi fattori da non ignorare, la scelta del giusto bicchiere da vino è una di queste. Essi possono variare tra forma, materiale, design, e ogni tipo ha un modo particolare di influenzare il sapore del vino, perchè alcuni sono in grado più di altri di esaltare le note del vino e le sue caratteristiche.
La tradizione della scelta giusta del bicchiere da vino arriva direttamente dal Quattrocento, e iniziò a diffondersi tra i produttori di vetro a Venezia. Ma a scoprire l’influenza che il vetro lavorato aveva nei confronti del vino, fu un vetraio austriaco, Claus Josef Riedel. Fu da allora che si iniziò a diffondere questa incredibile scoperta e produzione di tanti bicchieri diversi adatti per ogni tipo di vino.
Struttura dei bicchieri da vino (calici)
Le caratteristiche della scoperta di Riedel, cambiarono radicalmente la storia del vino. Ciò che si scoprì e che vale ancora oggi, riguarda ogni caratteristica del bicchiere.
Bevante
Quando si parla di bevante si tratta della porzione del calice/ bicchiere dove si poggia la bocca durante la degustazione del vino, che può variare di forma, spessore e dimensione, che influisce sulla degustazione. Questa parte è pensata per permettere che il vino raggiunga una parte della bocca prima di un’altra, mentre l’ampiezza è utile per convogliare gli aromi e indirizzare l’olfatto. In più, anche lo spessore può fare la sua parte, un bevante sottile può permettere una migliore trasmissione delle caratteristiche del vino a contatto con la lingua, mentre uno più grosso può fornire una sensazione e percezione del vino più robusta e strutturata.
Forma della coppa
La forma della coppa del bicchiere permette di dare una maggiore o minore ossigenazione al vino. E’ la parte dove viene contenuto il vino, che può variare a secondo di quale tipo viene scelto per la degustazione. I bicchieri da vino rosso solitamente hanno una coppia più ambia e arrotondata, che permette una maggiore ossigenazione e di sviluppare aromi più complessi. I bicchieri da vino bianco invece hanno una coppa più stretta e alta, che permette di conservare meglio la freschezza degli aromi accentuando l’acidità, mentre per quelli più corposi vengono utilizzati bicchieri un poco più ampi e rotondi
Lo stelo
Lo stelo dei bicchieri da vino è la parte allungata che collega la coppa alla base, e anche questa influenza il sapore del vino. Lo stelo infatti aiuta a evitare che la mano entri in contatto con la coppa, e che possa in questo modo rischiare di scaldare il vino.