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La Fase 2 dell’emergenza coronavirus, per il momento, procede senza intoppi e il governo si appresta ad allentare la presa delle rigide misure imposte per contenere il contagio da Covid-19. A Roma è tempo di ripartire anche per la cultura. Gli spazi espositivi, infatti, riapriranno da martedì 19 maggio, mentre le biblioteche torneranno a essere operative solo una settimana più tardi, a partire da lunedì 25 maggio.
L’assessore alla Cultura di Roma: “Fase sperimentale”
A darne l’annuncio è stato il vicesindaco e assessore alla Cultura di Roma, Luca Bergamo. Nel corso di una video conferenza stampa sulla riapertura dei Musei civici della città, l’assessore ha parlato di “fase sperimentale”.
“Iniziamo a riaprire dal 19 con un atteggiamento di carattere sperimentale. Tutti quanti siamo di fronte a fenomeni che conosciamo poco e spero che a breve avremo le determinazioni definitive della presidenza del Consiglio dei ministri. Vogliamo dare il segnale che la vita di comunità può riprendere e allo stesso tempo può riprendere in sicurezza“, le sue parole.
E ancora: “Siamo consapevoli e abbiamo lavorato per trasformare rapidamente processi e organizzazioni, partendo da spazi che sono definiti, come i teatri. Noi oggi stiamo immaginando di far funzionare questi stessi spazi in modalità diverse. È un esercizio che inizia adesso e poi verrà aggiornato nel corso del tempo“, ha aggiunto Bergamo.
La Sovrintendente riparte dai Musei capitolini e da Canova
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La riapertura degli spazi espositivi a Roma parte invece dai Musei capitolini, dalla mostra dedicata a Antonio Canova a Palazzo Braschi e dal palazzo delle Esposizioni. A riferirlo nel corso di una video conferenza stampa la Sovrintendente ai Beni culturali di Roma, Maria Vittoria Marini Clarelli. “Iniziamo con la riapertura dei Musei capitolini, simbolo di Roma. Poi aprirà anche la mostra premiata di più dal pubblico, cioè quella dedicata a Canova a Palazzo Braschi“, ha affermato.