Ebbene sì fare le cosiddette “pulizie di primavera” aiuta a scaricare le tensioni della quotidianità. Si chiama Cleaning therapy ed è un modo di curarsi pulendo la casa.
Vivere avendo intorno a sé ordine e pulizia aiuta a vivere meglio. Lo confermano gli studi scientifici che parlano di Cleaning Therapy, ovvero della terapia del pulito che permetterebbe a tutti di raggiungere un equilibrio mentale. Proprio ora che è iniziata la primavera si può procedere con la cura.
Le nostre giornate sono cariche di ansia, tra lavoro e famiglia, per questo è necessario trovare la propria valvola di sfogo. C’è chi scegli di fare attività fisica all’aria aperta ma c’è anche chi sceglie di rendere gli spazi abitativi più ordinati per evitare che anche la confusione possa renderci frustrati.
La Cleaning Therapy parte dal concetto che esiste una profonda correlazione tra spazio e corpo: la casa è a tutti gli effetti lo spazio in cui il nostro corpo abita. Ne consegue che la non-pulizia e la scarsa igiene dello spazio che ci circonda, è vista come un sintomo di disordine poiché porta confusione e contaminazione e mai, come in questi due ultimi anni di pandemia, lo spazio intorno a noi è stato luogo ideale per proteggerci dal virus, ufficio di lavoro, nido per gli affetti.
Pulire la casa, secondo gli psicologi, assume anche il significato simbolico di disfarci dei carichi emotivi. Il disordine causa stress e agitazione, al contrario, l’ordine e la pulizia trasmettono pace, serenità e accrescono l’autostima.
Le faccende domestiche possono offrirci importanti benefici e trasformarsi in un esercizio di sollievo dallo stress, oltre ad essere un buon allenamento per il nostro corpo
1. Decluttering: fare ordine ed eliminare gli oggetti che non usiamo. Come sostiene il metodo giapponese Konmari “per riordinare la casa e la vita” disfarsi delle cose che non si usano più migliora la fiducia in se stessi e ci ‘libera’ dal passato.
2. Dare ritmi e tempi alle pulizie: stabilire quando e come farle, creando anche una classifica di ciò che va fatto prima e dopo.
3. Procedere un ambiente per volta: In questo modo sarà più facile completare la pulizia e la soddisfazione per il risultato ottenuto ci incoraggerà a continuare.
4. Partire “dall’alto verso il basso” è la regola generale. Si parte dal soffitto, togliendo le ragnatele, pulendo il top di mobili e armadi. Poi si scende, verso punti luce e lampadari, infissi e tapparelle o persiane, vetri e tende, scaffali e mobili, porte e termosifoni, divani e poltrone, letti, tappeti e, da ultimo, pavimenti.
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