“Non ce n’è Coviddi” e “Buongiorno da Mondello” sono stati i tormentoni di quest’estate 2020. Meme, canzoni, citazioni al telegiornale. Tutti ne hanno parlato, forse anche troppo, rendendo la signora Angela Chianello un volto conosciuto.
All’inizio sembrava infastidita da questo clamore, tanto che, contattata da Barbara D’Urso, aveva chiesto al popolo della rete di smetterla di fare meme su di lei affermando “quell’intervista mi ha rovinato la vita“. Poi qualcosa è cambiato. Ed è esploso il fenomeno “Chianello“.
La nascita della vicenda
A lockdown terminato e con le prime giornate di sole, il giornalismo nostrano era attento a monitorare le prime reazioni degli italiani. La vicenda nasce a fine maggio, quando la signora finisce sotto i riflettori per aver pronunciato frasi discusse (e discutibili) davanti alle telecamere di “Live – Non è la d’Urso”. Da subito Angela, palermitana e mamma di una bambina, non sembra entusiasta di questa improvvisa popolarità. “Sto vivendo un incubo. Mi minacciano, scrivono ‘devi morire”, commenta Angela, che chiede alla D’Urso il diritto di replica.
L’arrivo di Angela Chianello su Instagram
Ed ecco la svolta. La signora approda su Instagram. E, a sorpresa, il suo profilo “real” supera i 110 mila followers in meno di 24 ore. Nonostante siano stati in molti a festeggiare il suo debutto sui social, c’è anche chi ha mostrato un certo fastidio. “E anche oggi vince il grottesco“, “Vince l’ignoranza“, “Lo specchio della società italiana”, sono alcune delle frasi comparse sul suo profilo.
Ora il colpo di scena. Proprio stamattina Angela Chianello ha perso il suo legale di fiducia. Dopo il debutto sui social, l’avvocato che si occupava delle sue vicende ha depositato una rinuncia al mandato. Secondo quanto si apprende, la Procura della Repubblica aveva instaurato un procedimento penale per alcuni messaggi da lei ricevuti sul web: le accuse, delicatissime, sono quelle di diffamazione a mezzo social e minacce. Non sono ancora chiari i motivi della rinuncia al mandato.
Come la signora Chianello sia riuscita a diventare una vera e propria influencer in così poche ore rimarrà un mistero per molto tempo. Il gioco, però, nel quale molte persone sono cadute, ovvero quello di seguire un certo tipo di “personaggi“, conferma nuovamente la superficialità dei social. Un mondo che, spesso, si fa promotore di esempi e messaggi sbagliati, senza rispetto nei confronti di coloro che la pandemia l’hanno provata sulla propria pelle.