Al via il restauro del mitico elettrotreno degli anni ’50

La gara pubblica, curata da Trenitalia per conto della Fondazione FS, è stata aggiudicata alla ditta OMS – Officine Meccaniche Segni di Porrena (AR). Il valore complessivo dell’operazione ammonta a circa 13 milioni di euro, di cui quattro finanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e i rimanenti nove dalla Fondazione FS tramite il Gruppo FS Italiane. I lavori di completo recupero estetico e funzionale dell’ETR 302 avranno una durata di circa tre anni, al termine dei quali tornerà a correre sui binari italiani, per turismo e per cultura, un autentico gioiello delle nostre Ferrovie, caratterizzato dalla ricostruzione esatta degli arredi e degli interni di design progettati da Giò Ponti e Giulio Minoletti, ma dotato al contempo di tutte le tecnologie moderne che consentiranno di viaggiare a 160km/h.

Il settebello come simbolo di rinascita

Il treno, trainato da una locomotiva E656 della Fondazione FS Italiane, ha lasciato l’Officina Trenitalia di Voghera, dove era accantonato da anni, per essere trasferito a Roma e da lì ad Arezzo e poi a Porrena, nello stabilimento OMS dove l’ETR sarà riportato ai fasti originali.

Il treno – ha commentato il Direttore Generale della Fondazione FS Italiane Luigi Cantamessa – si presenterà, alla fine dei lavori di revisione generale, proprio come nel suo primo viaggio, nel pieno della ricostruzione post bellica delle Ferrovie italiane, ma attrezzato con la moderna sicurezza di bordo e il comfort di un grande elettrotreno di lusso. Sarà un “treno bandiera” per il turismo ferroviario in Italia, capace di viaggiare dal Brennero a Reggio Calabria lungo le linee ferroviarie più paesaggistiche. Domani come nel 1952, il Settebello potrà essere il simbolo della rinascita del Belpaese”.

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