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LIFESTYLE

Pedalare “con stile”: gli accessori indispensabili per la nostra bici

Un’Odissea. Una vera e propria Odissea. E la protagonista non potevo che essere io. La Bridget Jones dei nostri tempi è tornata. Quella che riesce a trasformare persino la cosa apparentemente più semplice in un’avventura. Anzi che dico, in una disavventura.

Avete presente quando nella vostra mente, così, senza neanche un vero motivo, si insinua quel desiderio che diventa in poco tempo un vero e proprio tarlo? Proprio così è iniziata la mia avventura con l’acquisto di una bici.

Complici le belle giornate di sole e la vicinanza tra casa e lavoro, decido, infatti, che è arrivato il momento di averne una.

L’acquisto di una bici di seconda mano

Dopo un fugace sguardo al mio triste portafoglio, opto per la soluzione “seconda mano”, pieni come sono, siti e bacheche online, di annunci per tutti i gusti.
La scelgo! Perfetta. Economica. Bellissima. Una simil-Graziella ben accessoriata.
Peccato che Bridget Jones non è per indole una persona così attenta e scrupolosa: dopo soli due giorni, scopro che quella bellissima bici non mi avrebbe portata poi così lontano. Non sto qui ad elencare i suoi mille difetti, ma vi dico solo che ripararla sarebbe costato quanto acquistare un modello nuovo.

Il tarlo era ancora lì. Secondo tentativo, rivedendo i criteri di ricerca: dall’estetica passiamo alla condizione basilare: le ruote girano! Allora eccola, è perfetta, è la mia bici!

Monto in sella, ma c’è qualcosa che non va. Di nuovo. La catena è lubrificata, i pedali sono a posto, le ruote anche. Eppure manca tutto il resto.
Come avverto quella povera signora che sono dietro di lei che cerco di passare? Ma poi ricordo davvero a memoria la strada per arrivare in ufficio?

Bridget non si scoraggia: corre subito ai ripari. Ed eccoci finalmente ai miei “consigli per gli acquisti”: tutto quello a cui non pensi quando acquisti una bici, ma che vi assicuro vi sarà molto utile.

Il campanello: utile ed essenziale

Non è scontata la presenza del campanello quando acquistiamo una bici, soprattutto se la nostra scelta ricade sull’usato. Tutti siamo a conoscenza dell’utilità di possederne uno: avvisare del nostro arrivo, che sia rivolto ai pedoni o agli altri ciclisti, è importante per evitare spiacevoli incidenti.

Online se ne trovano di diversi modelli e colori, dai più originali a quelli classici, con i suoni più disparati. Io ho optato per un modello tradizionale, disponibile su [sponsor-link id=”16″], e adattabile a qualsiasi dimensione del manubrio.

Specchietto retrovisore

Probabilmente non si colloca in cima alla classifica degli accessori a cui pensiamo quando possediamo una bici. Ma per esperienza personale, dopo averne acquistato uno, direi che si aggiudica il podio tra quelli più utili. Spesso sottovalutiamo la necessità di avere un occhio anche su quello che accade dietro a noi, soprattutto se siamo abituati a lunghe passeggiate in bicicletta nei parchi. Basta però ritrovarsi in mezzo al traffico in orari di punta, o imbattersi in quelle nuove corsie dedicate a noi “ciclisti” ancora ignote agli automobilisti cittadini, che la scelta di acquistare uno specchietto retrovisore non ci sembrerà poi più così banale.

E’ ancora [sponsor-link id=”17″] la Panacea dei nostri mali.  Specchietti di ogni genere, venduti singolarmente o in coppia, con un apposito anello regolabile da inserire attorno al manubrio o con un foro da incastrare nel manubrio stesso. A voi la scelta!

Navigatore a portata di bici!

Quante volte ci è capitato di attraversare sentieri, parchi e città senza sapere precisamente dove stessimo andando, costretti a fermarci per dare uno sguardo veloce al navigatore?

Uno degli accessori pronto a ovviare a questo problema, è il porta cellulare da posizionare comodamente sul manubrio delle nostre bici. È chiaro che questo non deve rappresentare un motivo di distrazione, ma solo un aiuto per districarci tra strade sconosciute.

Sul web vi è una vasta gamma. Si può scegliere tra il classico [sponsor-link id=”18″] in silicone da disporre attorno al manubrio, o un piccolo [sponsor-link id=”19″] da posizionare sul telaio all’interno del quale poter inserire chiavi o quanto necessario.

Al riparo dai colpi di testa

Ci sono occasioni in cui dobbiamo rinunciare all’estetica e mettere davanti il buon senso!

È per questa ragione che uno degli accessori che vi consiglio di acquistare è il casco, tanto odiato da molti, ma elemento fondamentale per la sicurezza di ciascuno di noi.

Non è detto che il [sponsor-link id=”20″] debba rappresentare una rinuncia al vostro “stile”. Sul web, infatti, se ne trovano di ogni genere, neri o colorati, a seconda dei vostri gusti. Non dimentichiamo che per quanto una passeggiata in bicicletta sia qualcosa di divertente, resta pur sempre uno sport o un hobby che sia da praticare in piena sicurezza!

Pedalare in comodità!

Ultimo consiglio, ma non di certo per importanza, il cuscino per la sella.

Chi ha vissuto l’ebbrezza di rimettersi alla guida dopo tempo immemore, saprà sicuramente di cosa sto parlando: quel fastidioso dolore che, dopo i fasti del “grande ritorno in sella”, già dal day after ci induce a vedere nel sellino un incubo per le proprie natiche.
Per chi fa della bici un vero e proprio sport, è consigliato un abbigliamento adatto: esistono, infatti, degli appositi pantaloncini “da ciclista” dotati di una particolare imbottitura in gomma piuma. Per noi, invece, che della bici facciamo un semplice hobby, consiglio un pratico [sponsor-link id=”21″] in gel che ci permetterà di prolungare il tempo dedicato alle nostre passeggiate.

 

Questi sono solo alcuni degli accessori che contribuiscono a rendere la nostra bici un mezzo di trasporto sicuro e confortevole, a cui se ne potrebbero aggiungere ancora tantissimi. Continuando a mantenere desta l’attenzione anche quando siamo in sella alle nostre biciclette non ci resta che approfittare di queste belle giornate di sole e iniziare a pedalare!

Rossana Quarato

Nata nel 1989 in un piccolo paese della Puglia, ho iniziato il mio viaggio verso il Nord passando prima da Roma – dove mi sono laureata in Informazione, comunicazione e sistemi editoriali – per poi raggiungere Milano. Ho iniziato la mia carriera come grafica editoriale, non trascurando mai la mia passione per la scrittura in ogni sua forma: dalla creazione di contenuti per libri e magazine, alla realizzazione di brevi inchieste giornalistiche, fino ai copy destinati ai canali social.

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