Dopo 9 anni dalla sospensione del programma Shuttle, gli Stati Uniti tornano a lanciare astronauti nello spazio dal proprio territorio. La Nasa, infatti, ha annunciato che il 27 maggio avrà inizio la missione Demo-2, che porterà sulla Stazione Spaziale Internazionale gli astronauti Doug Hurley e Bob Behnken. I cosmonauti partiranno dal Kennedy Space Center, in Florida, a bordo della capsula Crew Dragon di Space X, che affronterà il suo primo volo con equipaggio. A causa delle misure restrittive introdotte per limitare la diffusione del coronavirus Sars-CoV-2, solo il personale autorizzato e un ristretto numero di giornalisti potrà assistere al lancio. Mancherà dunque la consueta folla di curiosi che da anni assiste all’inizio delle missioni dell’agenzia spaziale statunitense.
La missione Demo-2 della Nasa
Grazie all’arrivo di Doug Hurley e Bob Behnken, la Stazione Spaziale Internazionale tornerà ad avere cinque astronauti a bordo. Il numero è sceso a due ieri, venerdì 17 aprile, quando Andew Morgan, Jessica Meir (protagonista della prima passeggiata spaziale tutta al femminile assieme a Christina Koch) e Oleg Skripochka sono tornati sulla Terra a bordo della navetta Soyuz. Hurley e Behnken, entrambi ex piloti militari e astronauti veterani della Nasa, trascorreranno 110 giorni a bordo della Iss e al termine dell’esperienza torneranno sulla Terra a bordo della capsula Crew Dragon di Space X.
Prevista una seconda missione Crew Dragon
Dopo Demo-2, la Nasa dovrebbe lanciare una seconda missione Crew Dragon ad agosto o a settembre, chiamata United States Crew Vehicle mission 1 e progettata per portare sulla Stazione Spaziale Internazionale quattro astronauti: Michael S. Hopkns, Victor J. Glover, Soichi Noguchi e Shannon Walker. L’eventuale successo di questa iniziativa potrebbe dare la giusta spinta ad Artemis, il programma con cui l’agenzia spaziale statunitense punta a riportare l’uomo sulla Luna entro il 2024 e a creare i presupposti per le future missioni con equipaggio verso Marte.