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La Finlandia ha deciso di sperimentare le capacità olfattive dei cani per fiutare la possibile presenza del coronavirus. Succede all’aeroporto di Vantaa, lo scalo che serve Helsinki, e per ora si tratta di un esperimento: i cani annusano campioni prelevati dai passeggeri e, in base alla loro reazione, si ipotizza l’avvenuto contagio. Le qualità del miglior amico dell’uomo possono quindi rivelarsi molto importanti nella lotta al virus.
Un’idea supportata dallo studio dell’Università di Helsinki
La sperimentazione è iniziata in seguito a uno studio dell’Università di Helsinki, secondo cui i cani possono essere addestrati a riconoscere l’odore del virus dai campioni di sudore o di urina. Qualora un campione dovesse essere positivo, i cani emetterebbero un suono specifico, mentre di fronte ad un campione negativo non avrebbero alcun tipo di reazione. Sono sedici, al momento, gli animali utilizzati nella sperimentazione dell’ateneo finlandese. Quattro di questi hanno iniziato il proprio ‘lavoro sul campo’ all’aeroporto della capitale della Finlandia.
Il prossimo passo, per i ricercatori, sarà comprendere le componenti attraverso le quali i cani individuano la presenza del Covid-19. Un’eventuale scoperta potrebbe esser decisamente utile per la lotta al virus. Sarebbe infatti possibile, in questo senso, un addestramento su larga scala anche in altri Paesi.