Coronavirus, la replica dei produttori di disinfettanti a Trump: “Mai iniettarli”

Nelle ultime ore, la proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di combattere il coronavirus tramite iniezioni di disinfettante ha fatto molto parlare di sé. Vari esponenti della comunità scientifica, tra cui lo pneumologo Vin Gupta, l’hanno definita irresponsabile e pericolosa e hanno inviato i cittadini a non metterla in pratica. Non si è fatta attendere neppure la risposta dei produttori di disinfettanti. La multinazionale Reckitt Benckiser plc, nota per i marchi Lysol e Dettol, ha sottolineato che in nessuna circostanza i suoi prodotti devono essere somministrati nel corpo umano attraverso l’iniezione, l’ingestione o qualsiasi altra via.

Le raccomandazioni dei produttori di disinfettanti

In seguito alle dichiarazioni di Trump, moltissimi utenti hanno contattato Reckitt Benckiser plc sui social per avere informazioni sull’eventuale efficacia dei suoi disinfettanti contro il coronavirus. L’azienda si è vista quindi costretta a fornire ulteriori dettagli sulle funzioni dei suoi prodotti. “I nostri disinfettanti devono essere utilizzati solo come previsto e conformemente alle linee guida per l’uso. Si prega di leggere l’etichetta e le informazioni sulla sicurezza”, ha specificato la multinazionale in una nota ufficiale. “È nostra responsabilità fornire ai consumatori l’accesso a informazioni accurate e aggiornate, come consigliato dai principali esperti di sanità pubblica. Vi invitiamo a consultare le linee guida sul Covid-19 per tutte le risposte ai falsi miti più comuni”.

L’idea di Donald Trump

L’idea di Trump che iniettare il disinfettante nell’organismo possa contrastare il coronavirus deriva dal briefing di ieri, giovedì 23 aprile, con Bill Ryan, capo della divisione scientifica e tecnologica del Dipartimento della Sicurezza Nazionale. Scoprendo che i disinfettanti possono neutralizzare Sars-CoV-2 in un minuto, il presidente degli Stati Uniti ha ipotizzato che introdurli nel corpo umano potrebbe essere un buon modo per affrontare l’infezione. Si tratta, chiaramente, di una congettura del tutto priva di evidenze scientifiche e che è stata ferocemente criticata dalla comunità scientifica internazionale.

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