Coronavirus, la Nuova Zelanda abbandona tutte le restrizioni

Il governo della Nuova Zelanda eliminerà tutte le restrizioni introdotte per combattere il Coronavirus, ad eccezione dei rigorosi controlli alle frontiere. L’annuncio è arrivato dal primo ministro, Jacinda Ardern, visto che i funzionari sanitari della nazione hanno dichiarato che non c’erano più casi attivi e noti di Covid. “Crediamo di aver eliminato la trasmissione del Coronavirus in Nuova Zelanda per ora. Siamo pronti”, ha detto Ardern in una conferenza stampa a Wellington, aggiungendo che i neozelandesi si erano “uniti in un modo senza precedenti per schiacciare il Coronavirus”. Del resto negli ultimi 17 giorni non si sono verificati nuovi contagi nel Paese, dove dall’inizio della pandemia sono stati registrati 1.154 casi e 22 decessi.

La Nuova Zelanda ha attirato elogi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il modo con cui il Governo ha affrontato il Coronavirus, con un approccio rigoroso e cauto che sembra aver dato i suoi frutti. Il 25 marzo ha chiuso infatti il Paese per quattro settimane, richiedendo che la maggior parte dei neozelandesi rimanesse a casa per la maggior parte del tempo, prima di allentare gradualmente le restrizioni. Da mezzanotte di lunedì, Ardern ha affermato che i neozelandesi vivranno in un Paese “dove la vita è più normale che possiamo al tempo di una pandemia globale”. Le regole di allontanamento fisico e i limiti sulle dimensioni delle raccolte sarebbero stati gettati via, permettendo a qualsiasi parte dell’economia ancora bloccata di riaprire. “Penso che i nostri risultati collettivi parlino da soli”, ha detto Ardern. “Questo è stato il sacrificio del nostro team di cinque milioni di persone: tenerci reciprocamente al sicuro e mantenerci bene l’un l’altro”.

La reazione social degli abitanti della Nuova Zelanda sull’uscita dal Coronavirus

I neozelandesi hanno risposto con grande gioia sui social media. “So che è un lunedì e tutto il resto, ma credo che stasera potrei aprire quella bottiglia di bollicine e alzare un bicchiere a tutta la gente di questo bel paese. Ka pai Aotearoa”, ha dichiarato James Shaw, ministro dei cambiamenti climatici, usando una frase Maori che significa “Buon lavoro, Nuova Zelanda”. Altri non vedevano l’ora che arrivassero nuove libertà senza restrizioni a partire da mezzanotte di lunedì: buffet per la colazione, seduti uno accanto all’altro sui mezzi pubblici e il permesso di “toccarmi il viso”. Alcuni erano più cauti. “Nonostante zero casi attivi, sto impiegando il principio di precauzione e non tornerò più in palestra, a causa del Coronavirus”, ha twittato un utente. Nel frattempo la stessa premier Ardern ha ammesso di avere danzato alla notizia della guarigione dell’ultimo malato di Coronavirus: Ho fatto un piccolo ballo, davanti a mia figlia che da subito è rimasta sorpresa ma poi si è unita a me, non capendo assolutamente perché ballassi in giro per la sala, ma divertendosi comunque”.

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