Coronavirus, dati mai raggiunti
a Parigi: “Il 17% dei test è positivo”

La percentuale tra tamponi e casi di positività al Coronavirus registrato nelle ultime ore nella Regione di Parigi è del 17%. “È un dato che non avevamo mai raggiunto”, commenta così il direttore dell’Agenzia regionale della Salute dell’Ile-de-France, Aurélien Rousseau. All’emittente Rmc-Bfmtv, Rousseau spiega che solo tra le persone che hanno tra i 20 e i 30 anni, “abbiamo oltre 800 casi positivi su 100mila. Il problema è che la soglia d’allerta è cinquanta”. Ma non è tutto. Perché da tre giorni “queste cifre aumentano molto rapidamente tra gli anziani. Questo significa che c’è un passaggio del virus tra le generazioni ed è questa la nostra maggiore preoccupazione”. Lo dimostrano i numeri che arrivano dagli ospedali: l’occupazione dei letti per la terapia intensiva si avvicina al 50% della capacità.

La situazione del Coronavirus fuori dalla zona di Parigi

Oltre a Parigi, non va meglio nel resto del Paese, dove domenica sono stati registrati più di 16mila nuovi casi di Coronavirus e 46 morti. Numeri di fronte ai quali il premier, Jean Castex, ha invitato i francesi a non gettare la spugna: Non si può mollare”, ha dichiarato ai microfoni di France Info, annunciando una nuova versione dell’applicazione StopCovid, equivalente francese di Immuni, per il 22 ottobre. Fu proprio il premier francese, lo scorso novembre, a essere oggetto di critiche per avere riconosciuto pubblicamente di non aver mai scaricato la prima versione dell’app anti-Covid. “I francesi”, ha detto oggi, “hanno considerato un po’ troppo presto che questo virus era scomparso. La realtà è che la seconda ondata è qui tra noi”. Il premier ha però assicurato che un “lockdown generalizzato va evitato con tutti i mezzi”.

Positivo il presidente della Polinesia Francese, che ha incontrato Macron

Nel frattempo c’è preoccupazione per Emmanuel Macron, dopo che il presidente della Polinesia francese, Edouard Fritch, è risultato positivo al Covid tre giorni dopo averlo incontrato. Fritch, 68 anni, ha visto anche il primo ministro Castex, il ministro d’Oltremare, Sébastien Lecornu e, lunedì 5 ottobre, quello degli interni, Gérald Darmanin, poi è ripartito per Papeete. Sabato sera si è sottoposto al test “perché aveva un po’ di febbre e dolori articolari”. Negativa, invece, la compagna. Quel che è certo è che, prima di arrivare in Francia, era risultato negativo a un tampone. Il presidente polinesiano starà in isolamento per sette giorni e le sue condizioni “non sono preoccupanti”. Negli ultimi giorni sono risultati positivi anche diversi ministri del suo governo che erano rimasti a Tahiti.

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