Come riportato dai media cinesi, dallo scorso aprile 3 milioni di abitanti di Wuhan sono stati sottoposti al tampone per il coronavirus Sars-CoV-2. Si tratta di circa un terzo delle persone che vivono nella città dov’è stato individuato il primo focolaio dell’epidemia. Ora il governo cinese vuole fare un ulteriore passo avanti e sottoporre al test ognuno degli 11 milioni di abitanti di Wuhan nell’arco di 10 giorni: l’obiettivo è capire quanti sono i pazienti asintomatici, in modo da poter organizzare meglio la riapertura delle attività e delle scuole. Come reso noto da Xinhua News Agency, la priorità verrà data ai cittadini che non sono ancora stati sottoposti al tampone, agli anziani e alle persone che vivono nei quartieri in cui si sono verificati dei contagi o in complessi residenziali densamente popolati. Finora sono stati trovati 11 pazienti asintomatici in diversi distretti della città.
Il timore di una seconda ondata
Il governo cinese ha scelto di correre ai ripari dopo che negli ultimi giorni sono stati individuati 6 casi positivi a Wuhan, tutti provenienti dallo stesso quartiere. Un campanello d’allarme, arrivato dopo un mese intero in cui non era stato registrato alcun contagio, che nessuno ha ritenuto saggio ignorare e che ha alimentato il timore di una seconda ondata. Dalla fine di dicembre sono stati registrati 50.339 casi di coronavirus a Wuhan, per un totale di 3.869 morti. Complessivamente, nella Cina continentale si sono verificati 82.933 contagi e 4.633 decessi dall’inizio dell’epidemia. Nel conteggio non rientrano i pazienti asintomatici.
L’opinione di un medico di Wuhan
Secondo alcuni esperti, testare tutti gli abitanti di Wuhan potrebbe essere eccessivamente dispendioso. Peng Zhiyong, responsabile del reparto di terapia intensiva di uno degli ospedali della megalopoli, ritiene che, con ogni probabilità, il governo si limiterà a sottoporre al tampone solo i cittadini più a rischio, come gli anziani, gli operatori sanitari, chi è entrato in contatto con i positivi e chi ha un sistema immunitario debilitato.