La Brexit è ormai vicinissima. Dopo la maratona notturna dei due capi negoziatori, Daniel Frost e Michel Barnier, con Consiglio dei ministri in teleconferenza, Unione europea e Regno Unito sono sul punto di annunciare lo storico accordo commerciale, che scaccia l’incubo del “no deal” (un’uscita senza accordi sulle future relazioni) a una settimana dalla rottura definitiva. L’intesa, che arriva dopo mesi dopo mesi di rinvii e ultimatum, giunge quattro anni e mezzo dopo il referendum del giugno 2016. Sì completerà così formalmente la separazione del Regno Unito dall’Ue, sancendo il divorzio definitivo di Londra da Bruxelles.
Brexit: le società britanniche accederanno “a zero tariffe e zero quote” ai mercati dell’Ue
Oggetto dell’intesa è un accordo sul commercio delle merci senza tariffe e dazi e la cooperazione in vari settori, dalla sicurezza all’aviazione. I negoziatori hanno lavorato tutta la notte per mettere a punto i dettagli al compromesso sui diritti di pesca e per tradurre il compromesso in un testo giuridico vincolante.
Stamattina è atteso l’annuncio a Bruxelles e anche una conferenza stampa a Londra del premier Boris Johnson che, dopo aver aggiornato i ministri nella notte, parlerà alla nazione. Secondo fonti di Downing Street, l’accordo darà alle società britanniche l’accesso “a zero tariffe e zero quote” ai mercati dell’Ue e non ci sarà alcun ruolo della Corte di giustizia europea nel controllare l’intesa. Il processo di ratifica nei rispettivi Parlamenti dovrebbe cominciare dal 28 dicembre.
Anche gli scogli della pesca e della concorrenza sembrano essere stati superati
Già nella giornata di ieri diverse fonti europee citate da diverse agenzie italiane e internazionali avevano riferito che Londra e Bruxelles erano vicine a un accordo su Brexit. L’obiettivo era quello di arrivare a un patto a tutti i costi entro Natale, come riporta il giornale britannico The Guardian.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen sarebbe stata in costante contatto con il primo ministro britannico, Boris Johnson, nelle ultime 72 ore. Non è escluso che i due si sentano di nuovo. Secondo il Financial Times, le ultime questioni rimaste aperte riguardavano i diritti di pesca e la materia della concorrenza. Ma ora anche questi nodi sembrano essere vicini a una soluzione.