Come sempre a fine anno è tempo di bilanci, di guardarsi indietro con uno sguardo anche al futuro. Avviene in tutti i settori e anche quello degli eSports deve fare i conti con il 2021 cercando di proiettarsi già al 2022. Un movimento così giovane e in fase di sviluppo come quello dei videogiochi competitivi troverà una sua identità economica, istituzionale e giuridica nell’arco di qualche anno, ma è anche vero che in questo mondo dove tutto accade velocemente e in modo inaspettato, non si può negare come il 2021 (dopo il 2020) sia stato un anno di ulteriore crescita e assestamento degli eSports in Italia.
eSports, la crescita continuerà nel 2022
Crescita che ci si aspetta anche nel 2022 e sono i numeri degli ultimi tempi a farlo credere: nel nostro paese sono infatti certificati ben oltre 6 milioni di praticanti player, e non solo tra i giovanissimi maschi come vorrebbe la tradizione, ma anche tra le donne e gli adulti. La dimostrazione che gli eSports sono un settore trasversale che ormai abbraccia i più diversi ambiti sociali.
Non è un caso che sempre più aziende e brand abbiano deciso di investire in questo mercato, andando a sviluppare in Italia un giro d’affari che si stima intorno ai 45 milioni di euro. Non si tratta al momento di cifre da capogiro, soprattutto se confrontate con il miliardo di dollari a livello globale, ma considerando la giovanissima età del fenomeno eSports e la quasi totale mancanza di regolamentazione e inquadramento, subito si capisce come il potenziale possa essere decine di volte più grande.
Videogiochi, calcio e Generazione Z
Lo stanno capendo tutti e anche le società di calcio, da sempre molto affini agli eSports grazie a videogiochi come FIFA (ancora al top in Italia tra appassionati e praticanti) e PES che avvicinano sempre di più lo schermo di un computer al terreno di gioco. Quasi tutti i club italiani e del mondo si sono dotati di un proprio team eSports e i numeri che generano le competizioni online e in streaming su Twitch si stanno vertiginosamente avvicinando a quelli delle televisioni. Sono le nuove preferenze della Generazione Z e degli adolescenti, che rappresentano il futuro e che nei prossimi anni sono destinati a sovvertire il rapporto tra sport reale e sport virtuale. Appuntamento al 2022.