L’estate 2022 è la stagione della ripresa del turismo, dopo due anni caratterizzati da chiusure e paure dovute alla pandemia e ai risvolti economico-sociali che ha generato. E i numeri sembrano confermare questa percezione. Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio Confturismo-Confcommercio infatti 23 milioni di italiani sono pronti a partire per le vacanze estive, anche se con modalità molto diverse rispetto al periodo pre-pandemia.
Solo 4 su 10 a ridosso dell’estate avevano già prenotato, evidenziando una maggior tendenza al last minute e a decisioni più libere. A condizionare questa tendenza c’è sicuramente la situazione internazionale, con la guerra in Ucraina e le ripercussioni dell’aumento del costo dell’energia, e da fine luglio, anche la crisi di governo in Italia, che avrà importanti conseguenze sulla stabilità del paese e sui mercati europei.
Lo scenario appena delineato, tuttavia, non spegne gli entusiasmi e le prenotazioni sono comunque soddisfacenti, così come gli investimenti medi per la vacanza. Secondo i dati, per una vacanza di almeno 7 giorni, in media, si spende 1.080 euro; per una vacanza più corta, tra i 4 e 5 giorni, il costo scende a 600 euro.
Vediamo nel dettaglio quanto ci costano le vacanze estive e quali sono le cifre più consistenti.
Il primo dato da considerare è il costo per i trasporti. Gli aumenti del prezzo del petrolio incidono sul prezzo finale di benzina e gasolio che si attestano, ad oggi, sui 2€/litro, nonostante lo sconto di 30 cent sulle accise varato dal governo che sarà in vigore fino al 2 agosto.
Un pieno di benzina costa al momento circa 22,50€ in più, mentre un pieno di gasolio si attesta su +27,4% rispetto al 2021.
Per quanto riguarda i voli, la situazione è ancora più complicata, con tariffe quasi raddoppiate per i voli europei (+91%) e aumenti di oltre il 35% per i voli intercontinentali, stando ai dati Codacons.
Aumenti anche per i trasporti marittimi, che fanno registrare un +19%.
A scendere sono solo i biglietti del treno, con un -9,9% nell’ultimo anno.
Per risparmiare, dunque, è importante valutare questi aumenti e capire se è il caso di privilegiare un trasporto più green per ridurre sia i costi sia l’impatto ambientale.
Dopo due anni di stop forzato e gli aumenti dei costi di gestione, soprattutto per gli impianti elettrici e di climatizzazione, anche le strutture ricettive hanno dovuto aumentare i prezzi.
Una giornata al mare costerà in media 144 euro contro i 109 del 2021, considerando che i servizi balneari hanno subìto un aumento di circa il 20%.
In merito agli alloggi è Altroconsumo a descrivere la situazione costi rispetto al 2020: nelle città d’arte si segnala l’aumento più importante con una media del 50% in più sia per Hotel sia per i B&B. Nelle zone costiere, invece, la crescita dei prezzi è del 12% per gli hotel e del 31% per i B&B. In montagna gli aumenti più ridotti con +5% per gli hotel e +25% per i B&B.
L’instabilità economica e il rischio di contrarre il Covid-19 rendono ormai indispensabile la stipula di un’assicurazione di viaggio, soprattutto quella sanitaria e di cancellazione volo.
Alcune polizze, come l’ assicurazione viaggio di Holins, per venire incontro alla platea di viaggiatori, prevedono un’offerta diversificata a seconda della tipologia di viaggio e delle coperture richieste. In questo modo si può personalizzare l’offerta e viaggiare sicuri, senza il rischio di perdere soldi o di non ricevere assistenza adeguata se si riscontrano degli inconvenienti.
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