La salute dentale non risente della crisi, almeno in Albania. Qui negli ultimi due mesi il business ha continuato a crescere in modo significativo, nonostante la pandemia. Mentre in Italia il coronavirus ha portato ad un blocco completo del settore, con studi odontoiatrici chiusi e professionisti costretti ad occuparsi solo dei casi estremamente gravi, a Tirana i colleghi hanno continuato a lavorare con flussi sempre più alti di pazienti, spesso in arrivo dal Bel Paese, che hanno scelto la capitale albanese per accoglienza e qualità dei servizi offerti.
“La nostra struttura è covid-free da almeno tre mesi – spiega Dritan Gremi, Founder e Ceo del gruppo “Gremi Clinic” -. Stiamo andando molto bene, con segno +280% nel solo mese di luglio, dopo una crescita del 150% a giugno. Il trend quindi si mantiene positivo e ad agosto andremo ancora a salire in termini di presenze nelle nostre cliniche, salvo nuove chiusure di confini. Siamo arrivati ad avere 125 dipendenti, tra gli addetti sanitari e il personale delle nostre strutture. Offriamo pacchetti onnicomprensivi grazie ai quali ci prendiamo cura del paziente dal suo arrivo in aeroporto fino al ricovero in clinica e al suo soggiorno in Albania. Dalle analisi del sangue che facciamo ad ogni paziente appena arriva nella nostra struttura, compresa quella sierologica covid-19, fino al tampone qualora fosse necessario. Abbiamo messo a punto dei protocolli molto seri per garantire a tutti il massimo della sicurezza”.
Tra gli elementi di maggior successo bisogna sottolineare un innovativo modello di “turismo della salute” che in Albania, a differenza di realtà all’avanguardia al pari di Dubai o dell’India, è stato sviluppato orizzontalmente. Qui, infatti, i servizi sono appositamente dislocati sul territorio, per permettere a chi arriva di calarsi nella vita di quartiere. Il tutto per vivere un’esperienza inclusiva che vada oltre le cure dentistiche.
“Abbiamo costruito laboratori, cliniche, tre alberghi, un ristorante-pizzeria ed un bar gelateria, per creare un format unico nel suo genere. Gestiamo una via esclusiva nel centro di Tirana – spiega ancora Dritan Gremi – lungo la quale le persone hanno la libertà di muoversi, naturalmente rispettando le distanze di sicurezza ed indossando i dispositivi di protezione individuale, usufruendo dei tanti servizi che mettiamo loro a disposizione. Inoltre il nostro personale, formato da 125 dipendenti, usufruisce di pasti gratuiti proprio nei nostri ristoranti. Siamo attenti ai bisogni del personale sanitario e del nostro staff, abbiamo deciso di abbassare il numero di ore lavorative, portandolo a 35 ore settimanali. Questo ci ha permesso di riscontrare un maggior benessere degli operatori sanitari, dentisti, infermieri, che altrimenti rischiavano un carico eccessivo di stress. La loro efficienza è notevolmente migliorata”.
La vicinanza geografica e i risparmi fino al 50% sulle cure dentistiche fanno sì che sempre più italiani decidano di volare in Albania per la loro salute dentale. Low cost, ma con alta qualità dei servizi. Un connubio che ha permesso a questo Paese di sopravvivere anche alla crisi post covid, andando anzi controcorrente ed incrementando ancora di più il suo business.
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