Turismo, boom di prenotazioni
ma forti infiltrazioni mafiose

Notizie buone ma anche cattive sul fronte del turismo. Gli aspetti positivi sono essenzialmente due. Il primo riguarda le prenotazioni per l’estate 2021. L’impennata di richieste è stata fotografata dal Centro sudi di Italianway, azienda che opera sul mercato italiano degli affitti brevi. “Abbiamo registrato un incremento del volume di prenotazioni giornaliere del 33%, con picchi di 80mila euro di prenotazioni raccolti sabato scorso, il giorno dopo la conferenza stampa”, spiega l’ad Marco Celani. Il secondo felice annuncio per la ripresa economica del nostro Paese interessa le aperture di nuovi hotel per accogliere i turisti, italiani e stranieri. Solo a Roma è prevista l’inaugurazione di 14 alberghi.

I numeri del giro d’affari della criminalità con il turismo

L’altra faccia della medaglia riguarda il fatto che il giro d’affari della criminalità organizzata derivante dall’infiltrazione nell’economia legale del settore del turismo superi i 2,2 miliardi, di cui quasi il 40% concentrati nel Mezzogiorno. Lo calcola una ricerca realizzata da Demoskopika elaborando dati ufficiali. Alla sola ‘ndrangheta si attribuisce il 40% del giro d’affari complessivo e sono quasi 4.500 le aziende a maggior rischio di riciclaggio associato a crisi di liquidità causata dalla pandemia. “Il turismo in ginocchio per il Covid fa gola ai sodalizi criminali”, dice il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio.

Se ammonta a 2,2 miliardi di euro la stima dei proventi della criminalità organizzata derivante dall’infiltrazione economica nel comparto turistico italiano, la parte del leone la fa la ‘ndrangheta con un giro d’affari di 810 milioni, pari al 37% degli introiti complessivi. A seguire la camorra con 730 milioni (33%) e la mafia con 440 (20%) e criminalità organizzata pugliese e lucana con 220 (10%). Osservando il livello territoriale emerge, inoltre, che nelle realtà del Mezzogiorno si concentrerebbe il 38% degli introiti criminali, pari a 825 milioni. A seguire il Centro con 515 milioni (23%), il Nord Ovest con 490 milioni (22%) e il Nord Est con 370 milioni (17%).

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