Sono 8 miliardi di euro i fondi stanziati dalla Legge di Bilancio per ridurre il peso del fisco. Di questi, 7 miliardi saranno destinati al taglio dell’Irpef, con lo scopo di alleggerire il peso fiscale del ceto medio. L’Irpef passerà dalle 5 aliquote attuali a 4. Si allarga di conseguenza la platea dell’ultimo scaglione, che partirà da 55.000 euro e su cui sarà applicata un’imposizione del 43%. Parallelamente sale da 6 a 7 miliardi il plafond per modificare l’Irpef, al fine di ridurre le due aliquote applicate ai redditi dai 15.000 ai 55.000 euro. Dal 27% e 38% esse passeranno rispettivamente al 25% e 35%.
La nuova scala delle aliquote prevede il 23% fino a 15mila, il 25% fino a 28mila, il 35% fino a 50mila e il 43% per i redditi superiori. Il 75% del taglio Irpef si concentra sul secondo e sul terzo degli scaglioni attuali, che riuniscono il 50% dei contribuenti con dichiarazioni fra 15mila e 55mila euro. Per quanto riguarda le tipologie di reddito, dipendenti e pensionati sono protagonisti con il 95% dello sgravio. Dai 50mila euro in su, l’aliquota legale cresce rispetto a oggi. In arrivo anche l’eliminazione dell’Irap per imprenditori e professionisti che svolgono la loro attività in forma individuale.
L’imposta da pagare scende in modo drastico per le fasce di reddito più basse, fino a 8mila euro lordi annui. Ma la riduzione più consistente tocca i redditi medi: fra 40 e 45mila euro di reddito lordo annuo il risparmio medio rispetto a quanto si paga con le regole attuali arriva al 6,4%, con una punta del 7,5% per i dipendenti e uno sconto del 3,9% per gli autonomi. Fra 35mila e 40mila euro di reddito, il risparmio è del 5,2% per i dipendenti, del 3,1% per gli autonomi, del 3,5% nel caso dei pensionati. Fra 45mila e 50mila euro, il taglio vale il 5,5% dell’imposta netta per i lavoratori dipendenti, il 4,6% per i pensionati e il 4,3% per gli autonomi. Per i contribuenti dell’attuale terzo scaglione la riduzione d’imposta può superare i 700 euro all’anno.
L’ex vice ministro delle Finanze del governo Renzi, Enrico Zanetti, commercialista di professione, prevede che il passaggio a 4 aliquote “determinerà un risparmio massimo di 920 euro ai contribuenti con reddito imponibile lordo di 50 mila euro“. Sotto questa soglia di reddito, spiega Zanetti, “i risparmi saranno inferiori e crescenti. Sopra saranno inferiori e decrescenti fino a stabilizzarsi a 270 euro a partire da 75 mila euro di reddito imponibile lordo in poi“.
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